L’Autorità di Sistema portuale dello Stretto ha consegnato il 30 ottobre all’ATI Sostenia s.r.l. – Megares s.r.l. i lavori per il completamento delle banchine commerciali del porto di Milazzo nel tratto compreso fra l’esistente banchina XX Luglio e il molo di sottoflutto.
Dopo sei anni di attesa dalla precedente rescissione contrattuale per inadempimento dell’impresa appaltatrice, che aveva completato le opere al 70%, l’AdSP dello Stretto può finalmente riprendere i lavori che consentiranno l’ampliamento della dotazione infrastrutturale del porto di Milazzo con 18.000 mq di nuovi piazzali ed il miglioramento e ripristino del livello di servizio e di sicurezza negli spazi operativi.
IL PROGETTO DEL 2003. Si avvia verso la concreta definizione un intervento lungo e complesso: il progetto fu redatto nel 2003, passato in Conferenza Speciale dei Servizi nel 2004, e dopo un lungo iter di individuazione dei finanziamenti, approvato con Delibera di Comitato Portuale nel 2007. L’iter della gara originaria si concluse con la stipula del contratto con l’impresa appaltatrice nel 2010. A seguito dell’inserimento della zona industriale di Milazzo fra i Siti di Interesse Nazionale (SIN), sottoposti a particolari nuovi vincoli ambientali, si presentò il problema della gestione e smaltimento dei rilevanti quantitativi di materiale di scavo del dragaggio in ottemperanza alla nuova normativa in materia. Inoltre, a causa della subentrata indisponibilità dell’unica e vicina discarica di Valdina, nel 2011 fu redatta una perizia di variante che ottemperava alle prescrizioni ambientali. Gli originari lavori avviati nel 2011 hanno così avuto completa ripresa nel 2013 e nel 2016 è stato conclusa la fase di realizzazione del palancolato e di escavo dei fondali. Nel 2016 emergono però in corso d’opera alcune problematiche per il consolidamento del materiale dragato e riposto in vasca di colmata e, pertanto, viene predisposta una ulteriore perizia di variante per la conclusione dell’intervento che, tuttavia, non viene attuata perché l’impresa, pur diffidata, non si presenta per riprendere i lavori.
L’attuale intervento appena consegnato, oltre ad adeguare alle subentrate normative il precedente progetto, ha migliorato le previsioni della nuova banchina dal punto di vista delle caratteristiche dei piazzali e dei relativi impianti, ivi compresa la predisposizione per la futura elettrificazione delle banchine stesse.
I LAVORI. Preliminarmente all’esecuzione delle lavorazioni di completamento, si procederà pertanto al consolidamento del materiale proveniente dal dragaggio e posto in vasca di colmata sotto la realizzanda banchina. Al fine di adeguare le opere poste in essere dalla precedente impresa alla vigente normativa sismica (NTC 2018) sarà realizzata una paratia di pali, con ogni palo avente una lunghezza complessiva di 23.00 m di cui 11.00 m infisso nel terreno di base e 12.00 non infissi. La pavimentazione della banchina verrà eseguita con lastre di calcestruzzo fibrorinforzato. Sono previsti inoltre lavori di predisposizione degli impianti a servizio dell’area interessata, quali l’impianto elettrico di illuminazione dei piazzali e la predisposizione di cavidotti interrati a disposizione per usi futuri, l’impianto idrico per la presa d’acqua al servizio delle navi ormeggiate e l’impianto antincendio.
I TEMPI. La durata complessiva per l’esecuzione dei lavori è di 24 mesi e l’importo complessivo dell’intervento è pari ad € 26.200.000 di cui € 22.126.389,03 per lavori a base d’asta. Dopo l’aggiudicazione della gara e relativo contratto stipulato nell’anno 2023, a settembre 2024 è stato sottoscritto un atto aggiuntivo con l’ATI Sostenia s.r.l. – Megares s.r.l. che ha offerto un ribasso del 24,343 percento, sulla base d’asta ribassabile di euro 22.126.389,03 per un importo offerto di complessivi euro 16.871.506,52, oneri della sicurezza inclusi.
I servizi di Direzione Lavori verranno svolti dal personale del Provveditorato OO.PP. Sicilia-Calabria che ha già svolto la progettazione esecutiva e che aveva anche curato la Direzione Lavori del precedente appalto, poi risolto, mentre il coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione sarà curato dalla società Nemesis Ingegneria.
Il Commissario Straordinario dell’Autorità di Sistema portuale dello Stretto, Amm. Antonio Ranieri, dichiara: “Con grande soddisfazione possiamo finalmente riavviare i lavori di un’opera di assoluta rilevanza per il porto di Milazzo. A differenza di quanto apparso su alcune testate giornalistiche, questo importante risultato si deve ad un lavoro silenzioso e incessante, svolto dagli uffici dell’Ente sempre nel pieno rispetto dei principi di trasparenza, legalità e buon andamento dell’azione amministrativa. La realizzazione di opere strategiche implica che gli enti pubblici rispettino procedure molto articolate e, come in questo caso, che dimostrino la capacità di trovare soluzioni a problematiche non sempre celermente risolvibili e non imputabili alla volontà della stazione appaltante. L’impegno che è stato dedicato alla risoluzione delle difficoltà emerse nell’esecuzione di quest’opera consente adesso di avviare e presto portare a termine la costruzione di una banchina che arricchisce in modo significativo la dotazione infrastrutturale del nostro porto. Altri importanti lavori presto seguiranno.”
È sempre positivo quando si realizza un’opera pubblica. Ma! Questa opera pubblica pensata nei primi anni 2000 quando i traffici nel porto erano diversi e più consistenti ora al porto commerciale non ce traffico alcuno che non sia collegato alle Eolie. Non ci sono più maestranze i lavoratori sono,i più fortunati, in cassa integrazione. Il nuovo approdo di giammoro, si spera, possa in qualche modo funzionare. Questi nuovi 20.000.000 di euro a chi e a quali traffici saranno destinati. Un suggerimento non richiesto… invece di insistere col nuovo porto turistico in marina potrebbe servire allo scopo.