UN PO’ DI STORIA. Come trascorreva la giornata un turista di fine 800 che si trovava a Milazzo? Che opportunità aveva per occupare qualche ora o qualche giorno magari in attesa del “vapore” per le Isole Eolie? Come poteva spostarsi e a quale prezzo. Da Milazzo a partire dagli ultimi decenni dell’800 salpavano regolarmente per le Eolie i piroscafi dei Florio, poi divenuta Navigazione Generale Insulare. E gli alberghi, i caffè? Cercherò di dare una risposta sulla scorta delle guide turistiche di quegli anni.
Nel 1809 “Itinerario Italiano”, una delle rare guide esistenti, nel descrivere la Sicilia “per le strade più frequentate” evidenziava che l’isola era ancora suddivisa in tre province: Valle di Demona, di Noto e di Mazara. Per quanto riguardava la Valle di Demona veniva precisato: “…oltre Messina contiene le città di Melazzo, Cefalo e Taormina le quali sono marittime…” e ancora indicava “Melazzo tra le città che hanno porto di mare”.
Una delle prime guide complete venne pubblicata in Italia dai Fratelli Treves nel 1893, la terza parte riguardava l’Italia Meridionale con le isole di Sicilia, Sardegna e Caprera. Tale guida indicava Milazzo con 13.699 abitanti (dati approssimativi poiché in altri documenti del 1894 si accennava a 17.000) e con alcuni alberghi: il Villa Nuova Trinacria in Piazza del Carmine, lo Stella d’Italia nel Piano della Pietà (oggi Piazza Mazzini); tra i locali venivano citati il Caffè Genova in via San Giacomo e il Caffè di Sicilia in Marina Garibaldi. Altri brevi accenni al Castello, alla Fontana di Piazza del Carmine, al “grazioso teatro” e alla “Grotta di sotto al castello”.
Maggiori indicazioni riportava la guida del Touring Club pubblicata nel 1919, con dati aggiornati agli anni precedenti lo scoppio della Grande Guerra. La guida venne interamente dedicata alla Sicilia e si basava essenzialmente sulle notizie raccolte dal famoso cronista, fotografo e giornalista Bertarelli che aveva visitato la Sicilia già nel 1898 Nella descrizione il centro della città di Milazzo venne accreditato di 9.196 abitanti (senza le frazioni) suddiviso in due parti: “la vecchia e poverissima ai piedi del castello, la più recente, vivace, disposta lungo mare, sul lato orientale del basso istmo che congiunge la penisola con la terraferma. Vi è un discreto porticciolo per le barche dove fanno scalo i servizi delle Eolie, un passeggio pubblico a mare e un discreto palazzo municipale alla radice del molo”.
Agli Alberghi si aggiunse l’Hotel Moderno (come da foto), e l’Hotel Genova (pal. Proto come da foto)) mentre ampio spazio fu dedicato alle “vetture pubbliche” (carrozze) con tariffa municipale: “Dalla Stazione a qualunque punto della città piana, ogni corsa di giorno £ 0,70, di notte £ 1, alla città alta £ 1,10 e £ 1,40; ad ore nella città piana, compresa la stazione ferroviaria e fino alla Tonnara del Tonno, per la prima ora £ 2, per le mezz’ore susseguenti £ 0,85, in campagna £ 3 e 1,25”.
Touring Club: “Vi è un discreto porticciolo per le barche dove fanno scalo i servizi delle Eolie, un passeggio pubblico a mare e un discreto palazzo municipale alla radice del molo”.
Bertarelli, il vero apostolo del turismo in Italia, descrisse così la possibilità di fare gite: “Da Milazzo in carrozza (£4 andata e ritorno £ 5,6) si può andare al Faro. Vista generalmente coperta dagli ulivi, panorama dal Faro. Passeggiata interessante in barca lungo la costa dirupata della penisola, ricca di particolarità pittoresche: numerosi scogli e grotte marine. Si può limitarsi ad andare fino all’estremità N del Capo, Km 6 dal porto, sbarcandovi e ritornando a piedi lungo la strada carrozzabile che percorre l’istmo in mezzo ad uliveti con scarse ma suggestive viste sul mare attraverso gli ulivi. Oppure si può proseguire girando il capo e ritornando sul lato Ovest fino alla Tonnara della spiaggia dell’angonia (km. 11 l’intiero giro) sbarcandovi e proseguendo a piedi o sulla carrozza fino alla città (Km.2,5). Dalla Tonnara in ore 2,30 si può andare alla spiaggia di Tindari, godendo la magnifica vista della costa”.
La guida indica altre possibilità di escursioni, tra queste Santa Lucia del Mela , dove si poteva andare “in carrozza o diligenza da Milazzo oppure in treno fino alla stazione di San Filippo-Archi e da qui con la vettura postale, (carrozza) 2 corse al giorno, ore 1,30 centesimi 75”. Sempre da Santa Lucia “dove si poteva pernottarvi” Bertarelli evidenzia la possibilità di fare, con guida arruolata sul posto “la traversata dei peloritani” fino a Mandanici attraverso la mulattiera e poi fino a Roccalumera, ma ”con provvigioni da Milazzo” e qui il riferimento era alle provviste che bisognava procurarsi e portarsi da Milazzo.
PINO PRIVITERA