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domenica, 23 Febbraio 2025

Fondato da Gianfranco Cusumano

“Parentopoli”, dirette social e comunicati francescani. A Milazzo lo show della “macchina del fango”

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LA RIFLESSIONE. Che cosa è una “macchina del fango”? Cosa sono gli attacchi personali? Di cosa si deve occupare un consigliere di opposizione se non solleva perplessità su come viene gestito il comune a cominciare dai gangli più sensibili come gli appalti, le assunzioni, le spese?

“La domanda nasce spontanea” dopo avere letto il comunicato del consigliere Franco Rizzo nell’inedito ruolo di paciere.

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«Invece di concentrarci sui problemi reali e sulle soluzioni concrete, si sta diffondendo una pericolosa “macchina del fango” – sostiene -: insinuazioni, attacchi personali, manipolazioni mediatiche che mirano a screditare l’avversario anziché a migliorare la vita dei cittadini. Questa non è politica. Questa è delegittimazione. È un gioco al ribasso che allontana le persone dalle istituzioni e alimenta sfiducia e rancore».

Il consigliere comunale Rizzo in una nota cita colleghi di maggioranza e opposizione, chiedendo di abbassare i toni, ma dimentica il sindaco Pippo Midili la cui frequenza sembra bloccata da anni su quella di una nota tv interplanetaria dove le notizie si mescolavano a sapienti pause e ammiccamenti.

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La presa di posizione francescana arriva dopo l’ennesima diretta del primo cittadino che, solitamente, di francescano ha ben poco. Anche se Rizzo non ne parla esplicitamente, tutto riconduce alla gestione dell’impianto sportivo di Bastione che dopo mesi di incertezza e la rinuncia, doveva essere affidata dall’associazione Tennis School la quale – grazie alle prese di posizione del consigliere Lorenzo Italiano – si è scoperto composta tra gli altri dal fratello e dalla cognata del vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici Santi Romagnolo.

E mi domando: un consigliere che deve vigilare (questo è il suo compito) sull’operato dell’amministrazione, se solleva queste perplessità svolge il suo lavoro politico o porta avanti “un gioco al ribasso che allontana le persone dalle istituzioni e alimenta sfiducia e rancore”?

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A metterci la faccia, anche questa volta, non sono stati nè i diretti interessati come il vice sindaco Romagnolo o l’assessore allo Sport Antonio Nicosia ma il sindaco Midili. Che alla fine ha difeso l’operato dell’amministrazione, minimizzando tutta la faccenda anche se con toni che stranamente non hanno fatto rabbrividire lo stesso Rizzo. Ha sostenuto, in poche parole, che l’unica colpa del fratello e della cognata dell’assessore Romagnolo è quella di avere la passione per il tennis assieme ad altri 50 sportivi. Questo va bene per rassicurare la “signora di Fiumarella” o il “pensionato di San Papino”. Poco si sa, però, su chi sono due dei tre soci che hanno fondato l’associazione che aveva vinto il bando per la gestione dell’impianto di bastione. O sui due soci che avevano fatto da garante nella fidejussione come quella che serviva per formalizzare gli atti. O su chi ha sfiduciato il presidente Alberto Grosso dopo scontri interni al sodalizio. Tutto legittimo, per carità, ma quando si amministra una cosa pubblica queste cose devono essere tenute in considerazione.

Ma se si toccano questi argomenti si “alzano i toni”, si specula su “manipolazioni mediatiche” che disturbano il conducente che si muove sulla corsia sicura dei comunicati stampa. Si da voce a quelli che vengono definiti gli “odiatori della citta”.

Personalmente credo che il sindaco Pippo Midili sia uno dei pochi che sappia leggere un bilancio, una delibera, e mostra quella sana rivalsa di chi – come lui ha sottolineato fiero – si è fatto largo partendo dagli alloggi popolari di Ciantro o facendo capolino tra le scrivanie di una concessionaria automobilistica. Per il momento si muove nel deserto e dunque svetta. Con lui giocherei volentieri anche una schedina al Superenalotto: durante le sue dirette mostra impressionanti doti divinatorie su chi paga o non paga i tributi comunali (quasi sempre suoi oppositori). Come fa ad azzeccare visto che un politico naturalmente non può accedere ai dati personali sui cittadini?  

Ma la tiritera degli odiatori appena la politica o quelle poche testate “non controllate” (anche questo con distinguo) sollevano questioni, francamente ha stancato. Se Midili si vuole avviare verso il secondo mandato, guardi all’orizzonte con fiducia e faccia contento Franco Rizzo dando l’esempio per primo: abbassi i toni. O come disse una volta un ex assessore provinciale alle Attività produttive di Milazzo durante un convegno all’Hotel Silvanetta: «Voli in alto, tenendo i piedi ben saldi per terra».

Gianfranco Cusumano

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9 ore fa

Complimenti per l’articolo .

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