RIFLESSIONI. Barcellona batte Milazzo 3 a 1. Con la promozione del Milazzo in serie D il derby si svolgerà realmente la prossima stagione ma in questo caso non si trattava di un incontro di calcio ma di uno scontro politico che si è svolto su un campo ancora più insidioso, quello del Consiglio Metropolitano (ex Provincia regionale).
Alla fine delle consultazioni di domenica quando hanno votato sindaci e consiglieri dei 108 comuni messinesi, sono risultati ben tre i barcellonesi eletti a Palazzo dei Leoni: il primo cittadino Pinuccio Calabrò e i consiglieri Francesco Perdichizzi e Ilenia Torre.
Milazzo, invece, ne ha ottenuto solo uno e nemmeno della granitica maggioranza: si tratta del sempreverde Pippo Crisafulli, esponente dell’opposizione che ha aderito a Sud chiama Nord, il partito di Cateno De Luca rappresentato in zona dal deputato Matteo Sciotto.
Gli altri due candidati rimasti sull’uscio della Città metropolitana di Messina erano esponenti della maggioranza del sindaco Pippo Midili: Mario Sindoni (Fdl) e Nino Italiano (Forza Italia). Entrambi sono i primi dei non eletti nelle rispettive liste. Ma se per Italiano era risaputo che la strada era in salita (per di più avrebbe perso strada facendo qualche preferenza concordata), la delusione maggiore è per Sindoni che non ce l’ha fatta per un solo voto. Secondo gli addetti ai lavori, gli unici che sanno raccapezzarsi davanti al temibile “Metodo d’Hondt” con cui si attribuiscono i seggi, sarebbe bastato quello per farne scattare un altro a Fratelli d’Italia e far conquistare a Milazzo un altro rappresentante.
«Dovevi dire qualche preghiera in più a Sant’Antonio», lo hanno canzonato bonariamente gli amici.
«Dovevi dire qualche preghiera in più a Sant’Antonio», lo hanno canzonato bonariamente gli amici.
Il sindaco Midili la settimana scorsa è volato in Marocco per prendere parte ad un pellegrinaggio sulle orme del frate di Padova e non ha potuto esprimere il suo voto. Infatti a Sindoni, tra i fedelissimi del capo della giunta, non bastavano le sentite preghiere del primo cittadino ma i voti nell’urna. E così è rimasto fuori.
In realtà si vocifera che ci fosse un “piano B”, l’accordo trasversale con una consigliera di coalizione che da mesi avrebbe un accordo con Midili per essere candidata in una sua lista civica. Purtroppo per gravi problemi di famiglia non si è potuta recare ai seggi.
Morale della favola, anche questa volta Milazzo è risultata spaccata e i cugini di Barcellona hanno avuto la meglio. Ma questo non stupisce nessuno, il contrario sarebbe stato un vero e proprio miracolo….di Sant’Antonio.
Gianfranco Cusumano