E cinque. Dopo Emozioni con Mogol e Marco Carrocci, Paolo Reyes dei Gipys King, il comico/presentatore Max Giusti, il tributo a Franco Battiato con Mario Incudine ora tocca a “Tre maledetti Amici” con Nino Frassica, Alessandro Haber e Giovanni Veronesi.
L’organizzazione ha comunicato che per la forzata indisponibilità di Haber, è costretta ad annullare lo spettacolo “Tre maledetti amici” – già previsto il 17 luglio – in programma al Castello di Milazzo il 14 settembre (il rimborso va richiesto entro il 20 settembre). L’ultimo di una serie. Senza considerare che, rispetto al cartellone presentato il 10 maggio, si sono persi strada facendo l’All In Party e la Festa del mare.
Un cartellone estivo ambizioso quello dell’amministrazione Midili su cui in molti scommettevano, ma i risultati si sono rivelati inferiori alle aspettative. Se si tolgono i tre sold out ampiamente pubblicizzati di Carmen Consoli, Umberto Tozzi e Francesco Gabbani e il buon riscontro del Mish Mash festival si registrano spettacoli con qualche centinaio di presenze su una disponibilità di 2 mila: da Gigi Finizio a Fabio Concato. Un po’ meglio Masini Vs Panariello e il Festival della Magia di Francesco Merrina. Basti pensare che il sindaco Pippo Midili per postare la foto della prima tribuna piena ed esprimere parole di giubilo sui social ha dovuto aspettare l’8 agosto in occasione dell’esibizione della Consoli (il cartellone doveva esordire il 17 luglio con uno degli spettacoli annullati).
Ma cosa è andato storto? In realtà il cartellone curato in prima persona dal sindaco era più che dignitoso. Il problema è il Teatro al Castello: troppo grande per spettacoli di medio interesse, troppo piccolo per ospitare i big. Nel primo caso l’arena rimane desolatamente vuota, nel secondo, per ammortizzare le spese il costo del biglietto lievita (tra i 40 e i 70 euro compresa di prevendita) e garantire il sold out o la copertura dei costi diventa un terno al lotto. Chi sceglie uno spettacolo alla fine rinuncia a quello successivo. Ed ecco che poi fioccano le “indisponibilità” e i “problemi tecnici” con cui ufficialmente si cancellano gli eventi.
In gradinata le file sono troppo strette e si rimane ostaggio del proprio posto (per uscire bisogna fare alzare tutta la fila). Chi finisce dietro i tecnici del suono e delle luci non vede nulla.
In platea chi siede dietro la terza fila vede le spalle degli altri spettatori perché le sedie si trovano tutte allo stesso livello e quelle laterali sono impallate dall’impalcatura.
Per portare spettacoli di livello ad un costo accessibile il teatro dovrebbe ospitare almeno 4 mila spettatori ma nell’area a disposizione non ci sono le condizioni tecniche per poterlo realizzare.
Il sindaco si fa inventa manager i spettacoli . Forse non conosce nemmeno gli artisti che gli hanno proposto. Ma lui sa tutto ed e compete omini comprensivo. Che dire un blefv dopo l’altro. Scarso !!
La prima fila della gradinata ha la seduta troppo alta: o stai in piedi o con le gambe penzoloni, scomodissimo, mai più!