Anche quest’anno è stata allestita “LabO…tega dei Ragazzi Speciali” tradizionale mercatino di Olivarella che ha visto protagonisti giovani con disabilità e volontari, uniti dalla passione per l’arte e la solidarietà.
L’evento natalizio, giunto alla sua terza edizione, ha rappresentato un’occasione unica per mettere in mostra il talento creativo dei Ragazzi Speciali, che con l’aiuto prezioso dei volontari, hanno realizzato una variegata quantità di oggetti durante i laboratori invernali organizzati nei locali dell’oratorio della Parrocchia di Olivarella guidata da padre Stefano Messina che da sempre ospita il progetto LabO
La bancarella del mercatino ha proposto una vasta gamma di coloratissimi oggetti decorativi a tema natalizio per la casa ed in una occasione anche gli apprezzatissimi portachiavi in pelle realizzati da Marzia Raineri e dal suo instancabile papà Gianni.
La bancarella del mercatino ha proposto una vasta gamma oggetti decorativi a tema natalizio realizzati dai “Ragazzi Speciali”
Gli operatori volontari, vera anima dell’intero progetto e di questa iniziativa, hanno dedicato il loro tempo e le loro competenze per guidare i ragazzi con disabilità attraverso il processo creativo. I laboratori invernali non solo hanno fornito un’occasione per esprimere la creatività, ma hanno anche favorito la crescita personale e sociale dei partecipanti, ragazzi con varie disabilità che trovano negli appuntamenti settimanali in oratorio un loro vero e proprio punto di riferimento.
Il progetto LabO infatti non è strutturato come una vera e propria associazione, vi si partecipa gratuitamente, ed i proventi di ogni iniziativa vanno esclusivamente a finanziare le attività del progetto stesso inserito all’interno dell’oratorio Giovanni Paolo II di Olivarella, centro di aggregazione che svolge un ruolo fondamentale nella comunità di Olivarella. “LabO…ttega dei Ragazzi Speciali” è anche una pagina social dove è possibile seguire durante tutto l’anno i progetti portati avanti con grande dedizione. Grazie alle tante iniziative, i ragazzi con disabilità hanno potuto non solo esprimere il loro talento, ma anche sentirsi parte integrante di una comunità solidale che li sostiene e li valorizza.