UN PO’ DI GEOLOGIA. Immaginate di fare un tuffo nel mare di Milazzo di 1 milione di anni fa, quella che vedreste non sarebbe una penisola a forma di falce, bensì un’isola. Quella che vi sto raccontando infatti è un pezzo della storia geologica del nostro territorio, una storia che viaggia su una scala del tempo che non è quella dell’uomo, ma quella del tempo geologico, dove gli eventi accadono distribuiti su migliaia, anzi no, milioni di anni.
Le caratteristiche naturali rendono Capo Milazzo un libro della storia geologica della Sicilia nord-orientale, talmente interessante che fu studiato a lungo da geologi e naturalisti di tutto il mondo, specialmente nel periodo a cavallo tra l’800 e primi del ‘900. Fu infatti Molino Foti nel 1869, allievo di Giuseppe Seguenza (importante geologo e naturalista messinese del tempo), a descriverne la genesi come dovuta a “un innalzamento lento e oscillante”.
Fino a circa 2 milioni di anni fa Capo Milazzo era “subacquea” e totalmente separata dalla Sicilia.
Con una lunghezza di circa 6 chilometri dalla zona del Castello a quella di Punta Messinese, l’attuale penisola è diventata tale connettendosi al resto della Sicilia solo in “tempi recenti”.
Fino a circa 2 milioni di anni fa, durante il periodo noto come Pleistocene, Capo Milazzo era infatti “subacquea” e totalmente separata dalla Sicilia.
Questa informazione è stata registrata nelle rocce del promontorio, testimoni di un patrimonio geologico unico: esse non si limitano solo a registrare l’origine sottomarina della “penisola del sole” ma rispecchiano e sintetizzano anche la storia geologica dei Monti Peloritani, suoi fratelli.
La stessa Via Sant’Antonio è una vivida testimonianza di tempi passati: quella che oggi rappresenta per i milazzesi una splendida strada che si erge a 50 m sul livello del mare, dove passeggiare e godere di tramonti mozzafiato sulle isole Eolie, un tempo fu una terra che si trovava allo stesso livello del mare, spianata e appiattita dall’azione delle onde e successivamente sollevata grazie alle forze dei processi della crosta terrestre.
Così come le montagne si sollevarono, anche l’acqua fu pronta ad agire, con il suo lento ma incessante scorrere. A partire da circa 10 mila anni fa, i corsi torrentizi iniziarono ad erodere le rocce delle montagne che attraversavano i Monti Peloritani, trascinando ingenti quantità di sedimenti verso mare i quali, accumulandosi, formarono un istmo che congiunse Capo Milazzo.
Così nacque la Piana di Milazzo.
Silvia Ilacqua
(geologa)
Un bel articolo…molto bene approfondito… bravissima
Questa non la sapevo!! Un Grazie a questa fantastica Geologa che mi e ci ha fatto scopire le origini del mitico Capo di Milazzo, che noi tutti conosciamo e rispettiamo nella sua magnificenza 🤩
Non sapevo di questo passato “geologico” della nostra cara Milazzo. Questo è sicuramente un articolo di divulgazione scientifica che vale la pena leggere.
Le cose che non ti immagineresti mai delle tue zone… questa entra a farne parte di prepotenza… complimenti per l’articolo.
Grazie Silvia. Mi hai fatto capire perchè poco oltre il Castello ho trovato, anni fa, il guscio di ammoniti fossili di era paleolitica o mesozoica.
Brava, bella descrizione, leggendola si ha quasi la sensazione di averla vissuta. Grazie