“Amministrazione: Piazza e concerti….mentre lo stadio cade a pezzi”. Lo striscione è apparso oggi tra gli spalti della gradinata dello stadio Salmeri durante l’incontro di calcio con l’Atletico Catania (hanno vinto i rossoblu con un gol di Dama) valevole per il campionato di Eccellenza giorne b. Gli ultras hanno manifestato il loro disappunto sulla mancata manutenzione dell’impianto comunale.
I costi per i concerti di Arisa e Paolo Belli che si sono esibiti sul lungomare Garibaldi in occasione dei festeggiamenti del santo patrono Santo Stefano Protomartire sono stati rispettivamente 46 mila euro e 38 mila euro
Il riferimento è agli oltre 300 mila euro spesi per l’estate milazzese e, in particolare, per il cartellone di concerti tenuti al Castello di Milazzo e per quelli di Arisa e Paolo Belli che si sono esibiti sul lungomare Garibaldi in occasione dei festeggiamenti del santo patrono Santo Stefano Protomartire (rispettivamente 46 mila euro e 38 mila euro).
Se per le piazze il discorso avrebbe un senso (ad esempio per la riqualificazione di Piazza Marconi e Piazza Nastasi sono stati impiegati centinaia di migliaia di euro di fondi comunali oltre ai finanziamenti ottenuti) non lo è per le somme impiegate per concerti e iniziative turistiche visto che si tratta di fondi vincolati inviati dalla regione.
Ma cosa lamentano i tifosi? Il problema principale è legato alla salsedine, visto che lo stadio si affaccia sul mare di Ponente. Particolarmente critica la condizione delle tribune e del muro di cinta a rischio crollo. Gli infissi delle strutture interne (dagli spogliatoi alla sala stampa) rimangono chiusi perchè pericolanti. «Fino ad oggi solo interventi tampone e nulla più», spiegano i tifosi che si sono prestati anche a piccole manutenzioni volontarie. Ma è anche vero che nei progetti dell’amministrazione c’è un nuovo lungomare da 15 milioni il cui progetto in fase di approvazione prevede la demolizione dello stadio anche se ancora non si conosce l’eventuale ubicazione del nuovo impianto che lo dovrebbe sostituire. Dunque prevedere investimenti importanti di ristrutturazione sarebbe antieconomico.
