Non si spengono le polemiche sul trasferimento del Pronto Soccorso di Milazzo anticipato dal commissario straordinario dell’Asp 5 Giuseppe Cuccì in aula consiliare. L’opposizione contesta la scelta di spostare il reparto al posto degli uffici amministrativi nei pressi dell’attuale ingresso.
«La presenza e l’intervento del nuovo direttore generale dell’Asp 5 di Messina e del dirigente tecnico hanno chiarito che il pronto soccorso dell’ospedale di Milazzo da subito poteva spostarsi nei locali dell’ufficio amministrativo attaccano i consiglieri Lorenzo Italiano, Damiano Maisano, Alessio Andaloro, Massimo Bagli e Pippo Crisafulli – con minori costi di spesa senza il rischio di essere trasferito a Barcellona come voleva il sindaco Midili dichiarando testualmente: ” Se vi sono sacrifici da fare bisogna accettarli”. Sulle spalle dei milazzesi».
Viene definita «una posizione assurda ed inopportuna, inaccettabile per un pronto soccorso che è al servizio di un bacino di oltre 200 mila abitanti e registra 40 mila accessi l’anno che noi esponenti della minoranza abbiamo subito contestato assieme ai Comitati civici nati in città e oggi la nostra battaglia è stata premiata».
I consiglieri ricordano che il sindaco Midili «si era indignato per le nostre denunce politiche a difesa del presidio sanitario. Oggi invece appaiono sui social dichiarazioni che mistificano la storia e i fatti. Quella che si definisce la buona amministrazione aveva deciso di chiudere il pronto soccorso a Milazzo per trasferirlo a Barcellona».
Dal confronto in aula consiliare con la Dirigenza Asp è emerso anche che non ci sono medici da impiegare e si spera che possano arrivare dall’estero.
«Pertanto un’amara realtà che rimane ai danni della salute di ognuno di noi. Quindi i toni trionfalistici usati da Midili come se avesse risolto i problemi che invece sono irrisolvibili per la mancanza di medici, i trasferimenti dei reparti, lasciano il tempo che trovano come si accorgeranno tutti coloro che costretti a recarsi al pronto soccorso si ritroveranno a dovervi rimanere in attesa anche per una intera giornata», concludono.