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venerdì, 15 Novembre 2024

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Pace del Mela, cinque mesi fa moriva il sedicenne Peppe Carauddo. La lettera della nonna: «Piango ancora quel maledetto giorno»

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Cinque mesi fa Giuseppe “Peppe” Carauddo di Pace del Mela è morto all’ospedale di Milazzo dove era stato trasportato in condizioni disperate dall’ambulanza del 118, a seguito dell’incidente avuto con la moto nella via Madonna del Boschetto, la strada che da Archi collega a Parco.
“Peppe 444”, così si chiamava la sua pagina instagram, viaggiava a bordo di una moto Honda SH 125 che, poco dopo le 6 è uscita di strada, sbalzandolo contro un albero. L’incidente è avvenuto, poco prima dell’ingresso della centrale di cogenerazione, in prossimità di una curva ritenuta insidiosa dove in passato si sono registrate altre disgrazie. La nonna Carmelina lo ricorda in una lettera che pubblichiamo integralmente:

Un bel nipote è come un bellissimo tramonto, non finirà mai di emozionami, nella vita le cose semplici sono le più preziose. Io sono felice che sei stato un ragazzo semplice, che vivevi di piccole cose, piccoli gesti, di piccoli traguardi, conquistati con onestà e tenacia, felice di conservare dei valori che forse in pochi hanno mantenuto, ma che per me erano fondamentali. Tu sei e sarai la cosa pià bella che la vita mi abbia donato ẹ non ci sarà mai nessuno che possa prendere il tuo posto nel mio cuore, un forte vento può distruggere tutto, ma non può distruggere l’amore che ho per te! Ogni giorno ti cercherò nei ricordi, in tutti quei meravigliosi momenti vissuti insieme, la cosa più dolorosa e quando la notte soffri in silenzio e nessuno può capire il dolore che si prova. Tutto è come una prigione che ti isola in una solitudine profonda, le persone pensano che tu abbia superato la perdita, ma non e così, ancora provi un dolore come se fosse stato ieri, la vita è una costante battaglia! La tua assenza è grande, nessuna lacrima e nessuna parola può colmare questo grande dolore. In tutto questo la fede è la conoscenza di Dio, illumina il mio cammino anche nelle notti più buie, proprio come dice la scrittura del Salmo119:105: “La tua parola è una lampada per il mio piede e una luce sul mio cammino”.

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Piango ancora quel maledetto giorno che ti ha portato via da me, in questo avresti dovuto essere il motivo dei miei sorrisi, ma sei stato il motivo delle mie lacrime. Dietro un grande dolore c’è sempre un nuovo inizio. Dio mi tirerà fuori dalle prove e dalle sofferenze che sto vivendo. Il Salmo 55:22 ci dice: “Getta su Geova il tuo peso, ed egli ti sosterrà non permetterà mai che il giusto cada.” Peppel!! Tu ci manchi, qui è cambiato tutto senza di te, ma tutto è rimasto uguale dentro di me. Non dimenticherò mail il nipote che sei stato, per me ci sarà sempre una penna per scrivere il futuro, ma non ci sarà mai una gomma per cancellare il passato.

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