Il sindaco Pippo Midili offre la disponibilità all’Asp di sistemare i feti rinvenuti all’interno dell’ex ospedale di Vaccarella, nell’ala del cimitero comunale dedicata proprio ai bambini mai nati, recuperata alcuni anni addietro dall’Amministrazione comunale che ha anche realizzato un piccolo altare con l’obiettivo di offrire un luogo di preghiera e di raccoglimento per tutti coloro che sono stati colpiti dal lutto perinatale. E da allora diverse famiglie si recano periodicamente per un momento di preghiera.
“Quanto venuto fuori dagli organi di stampa è stato davvero sconvolgente – ha detto Midili – e senza volermi addentrare sulle motivazioni che hanno portato a lasciare lì quei contenitori, oggi, nel prendere atto dell’intervento dell’Asp che nell’ottica della bonifica, sta procedendo alla rimozione dei barattoli, manifesto la disponibilità dell’Amministrazione ad accogliere i feti conservati all’interno in questa zona del nostro cimitero comunale per consentire, come peraltro auspicato da tanti concittadini, di di avere una degna sepoltura.
L’ospedale di Vaccarella è stato chiuso nel 1972. I feti venivano conservati per esperimenti medici. In 50 anni, però, nessuno all’Asp aveva pensato alla bonifica dell’area.
Sull’argomento è intervenuto pure il direttore generale Giuseppe Cuccì. “Prima di tutto precisa – è fondamentale chiarire che l’accesso alla struttura è sempre stato vietato per motivi di sicurezza. L’ospedale, chiuso da oltre cinquant’anni, versa in condizioni tali da non garantire la sicurezza di chiunque vi acceda. L’attuale Direzione Strategica, sin dal suo insediamento, sta affrontando questa complessa situazione ereditata dal passato, con l’impegno di avviare un percorso di riqualificazione dell’edificio.
Abbiamo già avviato le opportune verifiche per eventuali interventi di bonifica, necessari a garantire la sicurezza e il pieno rispetto delle normative vigenti.
Non sfugge la coincidenza temporale tra le recenti notizie di stampa relative alla presentazione di un progetto per l’accesso ai fondi PR FESR, che prevede la demolizione conservativa e la ricostruzione dell’ex ospedale Vaccarella per farne un centro di formazione permanente e un avamposto sul territorio della Direzione Strategica, e la diffusione di informazioni su presunti ritrovamenti di materiale organico in un sito chiuso al pubblico da 53 anni.
Ciò che ci preme è il futuro della struttura: abbiamo richiesto finanziamenti per la sua riqualificazione e intendiamo trasformare l’ex ospedale in uno spazio fruibile per la comunità, con aree aperte e una piazza. La nostra priorità è garantire un ambiente sicuro e accogliente per tutti.”.
Prima di tutto, è fondamentale chiarire che l’accesso alla struttura è sempre stato vietato per motivi di sicurezza. L’ospedale, chiuso da oltre cinquant’anni, versa in condizioni tali da non garantire la sicurezza di chiunque vi acceda. L’attuale Direzione Strategica, sin dal suo insediamento, sta affrontando questa complessa situazione ereditata dal passato, con l’impegno di avviare un percorso di riqualificazione dell’edificio.
Abbiamo già avviato le opportune verifiche per eventuali interventi di bonifica, necessari a garantire la sicurezza e il pieno rispetto delle normative vigenti.
Non sfugge la coincidenza temporale tra le recenti notizie di stampa relative alla presentazione di un progetto per l’accesso ai fondi PR FESR, che prevede la demolizione conservativa e la ricostruzione dell’ex ospedale Vaccarella per farne un centro di formazione permanente e un avamposto sul territorio della Direzione Strategica, e la diffusione di informazioni su presunti ritrovamenti di materiale organico in un sito chiuso al pubblico da 53 anni.
Ciò che ci preme è il futuro della struttura: abbiamo richiesto finanziamenti per la sua riqualificazione e intendiamo trasformare l’ex ospedale in uno spazio fruibile per la comunità, con aree aperte e una piazza. La nostra priorità è garantire un ambiente sicuro e accogliente per tutti.
Ribadiamo il nostro impegno ad affrontare e risolvere le criticità, con determinazione e trasparenza.
La Direzione Strategica dell’ASP di Messina
Andiamo avanti!