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lunedì, 16 Settembre 2024

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Milazzo, l’opposizione prende di mira la nomina dell’assessore Romagnolo. E chiede notizie sul mancato recupero di 13 mila euro

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L’opposizione consiliare prende di mira la nomina ad assessore dell’ingegnere Santi Romagnolo. In una interrogazione i consiglieri Lorenzo Italiano. Damiano Maisano, Alessio Andaloro e Pippo Crisafulli, chiedono informazioni sul mancato recupero di rimborso di migliaia di euro da parte degli uffici comunali al professionista che dal 2010 al 2015 ha ricoperto la carica di dirigente esterno dell’ufficio tecnico mamertino.

Secondo quanto ricostruito dai consiglieri, Romagnolo -dal mese scorso vice sindaco – durante l’incarico ottenuto nel corso dell’amministrazione Pino è stato rinviato a giudizio e condannato in primo e secondo grado per il reato di abuso d’ufficio (art 323c.p.). La sentenza di condanna della Corte d’appello di Messina è stata impugnata da Romagnolo davanti alla Corte di Cassazione e l’11 maggio 2021 (aggiornamento: nell’interrogazione per un refuso c’è scritto 2011) è stata dichiarata la prescrizione con conferma delle statuzioni civili.

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Il tribunale di Barcellona nella sentenza di condanna aveva dichiarato che prima di essere nominato l’ingegnere Romagnolo aveva già ricoperto lo stesso incarico al Terzo Piano del municipio ed era stato destituito qualche anno prima da un incarico dirigenziale (durante l’amministrazione del sindaco Nino Nastasi) per mancato raggiungimento degli obiettivi. Nella sentenza della Corte d’Appello si evidenziava che l’incarico consentiva «…di lucrare la somma di 6.581,44 euro quale parte della retribuzione (peraltro corrisposta prima della sottoscrizione del contratto e prima  dell’espletamento procedure delle formali procedure di autorizzazioni alla spesa) determinata in complessive €13.405,87».

Nella sentenza di Cassazione, inoltre, – si legge nell’interrogazione- è confermato l’assunto e precisato che non è chiaro perché il Comune corrispose denaro ad un soggetto che non aveva sottoscritto nessun contratto. «Il sindaco e gli uffici non hanno proceduto al recupero delle somme incassate dall’ing. Romagnolo», stigmatizza l’opposizione che chiede al sindaco Pippo Midili (testimone di Romagnolo nel corso del processo) se erano a conoscenza della posizione giuridica dell’ingegnere  Romagnolo  alla data della nomina di assessore; se hanno posto in essere atti per recupero delle somme incassate dall’ingegnere; se hanno individuato i soggetti – politici ed amministrativi – che hanno concorso ad affidare l’incarico e di assumere un dirigente che non poteva essere assunto.

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