L’Asp ha convocato mercoledi 8 novembre il sindaco di Milazzo Pippo Midili per parlare delle criticità dell’ospedale Fogliani, dopo la sua nota in cui lanciava un allarme sulle carenze della struttura sanitaria.
A prendere posizione anche il gruppo di opposizione consiliare composto da Lorenzo Italiano, Damiano Maisano, Alessio Andaloro e Pippo Crisafulli preoccupati sule voci poco rassicuranti che corrono sul futuro del nosocomio. «Reparti che vengono chiusi, medici che non ci sono, personale infermieristico sotto dimensionato, apparecchiature in disuso -scrivono – Turni stressanti per medici e infermieri.Il pronto soccorso lasciato in uno stato di abbandono, solo due medici devono fare fronte alle centinaia di accessi,con utenti che rimangono in attesa per ore prima di essere assistiti. Oggi si paventa la chiusura del punto nascita. Un quadro desolante di uno Ospedale in decadimento viene consegnato ad una collettività che vive in un bacino dove insiste il porto, le industrie e un polo petrolchimico tra i più estesi della Sicilia».
Un grido di allarme lanciato in più occasioni quello del gruppo consiliare. «Da anni in tutte le sedute di Consiglio noi dell’opposizione con carte e report alla mano abbiamo denunciato questo stato di disastro in cui versa l’ospedale – continua la nota – Eppure siamo stati criticati, tacciati da incompetenti e che facevamo solo allarme sociale. Ricordo le prese di posizioni del Sindaco indignato delle nostre denunce, oggi si accorge che la sanità è allo sfascio (meglio tardi che mai)».