STAI LEGGENDO MILAZZO 24. Otto licenziamenti e sedici contestazioni di addebito per motivi disciplinari ancora in itinere. Con la chiusura delle indagini da parte della Procura di Barcellona la Società Augusta srl, azienda che gestisce il servizio di rimorchiatori nel porto di Milazzo, ha dato vita ai primi provvedimenti nei confronti dei dipendenti coinvolti nell’inchiesta della Guardia di Finanza di Milazzo sul furto di carburante dai mezzi di servizio.
Le accuse messe nero su bianco l’estate scorsa dalla sostituta procuratrice di Barcellona Emanuela Scali spaziano dal furto aggravato al contrabbando di carburante, passando per il trasporto illecito, in contrabbando, con l’aggravante dell’abuso di prestazione d’opera.
Nel luglio scorso sono stati sequestrati 27 veicoli di proprietà in quanto «tutte alimentate a gasolio». Successivamente alcune di queste sono state restituite ai legittimi proprietari su decisione del Tribunale del riesame.
Secondo le fiamme gialle mamertine dai rimorchiatori della società Augusta srl veniva sottratto “gasolio blu”, esente dall’accisa per la navigazione in acque marine comunitarie, ma destinato ai mezzi degli indagati o ceduto a terzi. E nel decreto del gip si sottolinea che alcuni degli indagati fossero «pienamente consapevoli» anche delle conseguenze a cui sarebbero andati incontro.
Con la chiusura delle indagini otto dipendenti (quelli che si sarebbero macchiati dei reati più gravi e continuativi) sono stati licenziati nei giorni scorsi e gli altri sedici marittimi dovranno rispondere alle contestazioni entro la prossima settimana. Inizialmente gli episodi di furto individuati dalle Fiamme Gialle mamertine erano 128 ma sono diventati 698.
Senza nemmeno processo mi sembra giusto…al passo con questi tempi
Il reato di contrabbando è peraltro un reato qualitativo e non quantitativo. Quindi saranno in tanti a perdere il posto ed a perdere il libretto di navigazione, con la cancellazione dalle matricole delle gente di mare. Il che significa non poter più imbarcare.