Erano accusate di essersi appropriate indebitamente della eredità della zia quantificata in 820 mila euro. Ad assolvere (“perché il fatto non sussiste”) le due cugine, una delle quali di Milazzo, è stata la Corte d’Appello di Messina, parziale riforma della sentenza di primo grado che le condannava al risarcimento. Appena la sentenza diverrà esecutiva il tribunale restituirà le somme (450 mila euro, oltre a porzioni di edifici e terreni).
Si tratta della milazzese Anna Siragusa, 59 anni, assistita dall’avvocato Roberto Picciolo e di Santa Siragusa, 66 anni che ha rinunciato alla prescrizione del reato, difesa dall’avvocato Francesco Aurelio Chillemi. Le donne sono due dei nipoti di Olivia Siragusa, morta a 91 anni, il 24 aprile 2015, che per anni aveva lavorato nella segreteria politica romana dell’onorevole Aldo Moro.
Secondo le accuse dei parenti le due donne avrebbero svuotato – in qualità di cointestatarie – i conti correnti della zia lasciando senza eredità il resto dei parenti ed alcune associazioni citate nel testamento. Sono state, infatti, condannate al pagamento delle spese legali le due associazioni che avevano presentato ricorso in Appello nella qualità di parti civili danneggiate: A.I.S.M, Associazione Italiana Sclerosi Multipla e “Save The Children Onlus” .Gli eredi universali e le associazioni, costituitisi parte civile, hanno annunciato che proporranno ricorso per Cassazione.