Il Tribunale di Barcellona (giudice Giuseppa Abate) ha assolto Baldassare Catalano e il padre Santo Catalano, noto per il suo impegno politico) coinvolti in una complessa indagine della Guardia di Finanza di Milazzo legata alla gestione di cartelloni pubblicitari nel centro di Milazzo. La vicenda trae origine da una denuncia anonima che accusava i due di incassare ingenti somme di danaro senza emettere fattura, utilizzando arbitrariamente dei cartelloni pubblicitari posti su eleganti fioriere posizionate nelle vie della città di Milazzo.
L’accusa più grave, ossia quella di ingente evasione fiscale, era da subito caduta, avendo Catalano dimostrato di aver emesso fattura per ogni incasso. Il pubblico ministero aveva però ritenuto che l’utilizzo dei cartelloni in questione restasse arbitrario, non risultando alcuna autorizzazione da parte del Comune di Milazzo, così è stato celebrato il processo per il reato di occupazione abusiva di suolo pubblico.
La difesa di Baldassare Catalano (assolto formula piena e difeso dall’avvocato Alfio Chirafisi) ha invece dimostrato, innanzitutto che nulla aveva a che vedere con la vicenda dell’installazione dei cartelloni e quindi con un’ eventuale occupazione abusiva. La difesa di Santino Catalano ha sostenuto che l’autorizzazione all’installazione da parte del Comune di Milazzo esisteva ma per un mero disguido degli uffici, questa non risultasse formalmente rinnovata.
Santo Catalano è stato assolto per insufficienza o contraddittorietà della prova.