STAI LEGGENDO MILAZZO 24. Come era prevedibile si è rivelato un flop l’ordinanza dei comuni che hanno vietato i botti per il Capodanno. Milazzo non è stata esclusa. Non solo a tutte le ore del giorno e della notte sono stati esposi, ma addirittura una nostra lettrice ha ritrovato nel balcone di casa, a Piazza Sacro Cuore, anche un bossolo di pistola (fortunatamente a salve) che qualche vicino di casa ha esploso per accogliere il 2024. Botti con tanto di giochi pirotecnici anche a due passi dal palco in cui si stava esibendo Anna Tatangelo in Marina Garibaldi.
DUE FERITI. All’ospedale Fogliami si sono presentate due persone che si sono ferite a causa dell’utilizzo improprio di petardi. Una di Milazzo, l’altra di Barcellona.
In un balcone di Piazza Sacro Cuore ritrovato anche un bossolo di pistola
L’ORDINANZA. Il sindaco Pippo Midili aveva firmato il 29 dicembre l’ordinanza con la quale dispone il divieto, su tutto il territorio comunale sino al 7 gennaio di accensione e lancio di fuochi d’artificio cui consegua deflagrazione, lo sparo di petardi, lo scoppio di mortaretti, razzi ed altri artifici pirotecnici provocanti detonazione”.
«Ciò “ai fini della tutela della tranquillità, del riposo dei residenti nonché della salute pubblica, intesa come integrità psicofisica dei soggetti deboli quali bambini, persone anziane, ammalati, degenti presso gli ospedali, nonché per la tutela degli animali al fine di evitare danni gravi al loro benessere”. “Il Comune – aveva evidenziato il primo cittadino – non ha la possibilità di vietare la vendita sul proprio territorio degli artifici pirotecnici negli esercizi autorizzati, quando si tratta di prodotti dei quali è consentita la commercializzazione al pubblico, ma vista la necessità di limitare il più possibile rumori molesti e i disagi correlati all’utilizzo di materiali esplodenti, fuochi d’artificio ed oggetti similari, ho deciso di firmare questo provvedimento al fine di limitare il più possibile rumori molesti ed i disagi correlati all’utilizzo di materiali esplodenti”. L’inosservanza delle disposizioni contenute nell’ordinanza è punita con una sanzione amministrativa, fatta salva, qualora il fatto assuma rilievo penale, la denuncia all’Autorità Giudiziaria».