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domenica, 8 Settembre 2024

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Messina, al congresso provinciale Mcl si ricorda il milazzese Stefano Merlino. Consegnata una scheda di voto simbolica

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Al congresso provinciale del Mcl che si è tenuto a Messina c’è stato anche uno spazio all’emozione ed al ricordo con un momento dedicato al dirigente dell’MCL appena scomparso, il milazzese Stefano Merlino. Il presidente provinciale Fortunato Romano ha simbolicamente consegnato al presidente del circolo Giorgio La Pira di Milazzo, Carmelo Porcino, il cartellino di voto consegnato a tutti i delegati del congresso affiche la consegnasse alla famiglia a testimonianza di una presenza ritenuta ancora viva e da portare ad esempio ai numerosi giovani presenti.

Il presidente Provinciale Mcl Fortunato Romano

Sono stati 150 i delegati Mcl arrivati a Messina in rappresentanza dei 27 circoli e dei 20 nuclei presenti nella provincia peloritana per confrontarsi su “Lavoro e Salute, un diritto anche a Messina”. Quello messinese è stato un congresso in cui si è percepito il “passaggio di mano” generazionale in un movimento che è stato presente sul territorio in maniera costante ed attraverso tante stagioni. Sotto la presidenza della componente della presidenza nazionale Mcl Maria Rosaria Pilla, gli interventi dei tanti che hanno voluto portare il contributo ai lavori il sindaco Federico Basile, il vescovo ausiliare Cesare Di Pietro, il segretario generale della Cisl Nino Alibrandi, Pippo Famulari della consulta dei laici, padre Sergio Siracusano, direttore dell’Ufficio diocesano per i problemi sociali e il lavoro, Carlo Maletta e Mario Bonarrigo, presidente regionale e provinciale dell’Unione cristiana imprenditori e dirigenti. L’assessore regionale Marco Falcone e il vice presidente nazionale Mcl Alfonso Luzzi sono intervenuti con dei video messaggi.

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Nutrita la platea del Palacultura che ha ascoltato la relazione dell’uscente presidente provinciale Fortunato Romano tutta incentrata su due temi ritenuti importanti: il lavoro e la salute. Un tema solo apparentemente “ovvio” ma che, a ben vedere, non è affatto scontato. Se infatti del tema lavoro si è sempre parlato oggi anche il tema salute è divenuto centrale col forte ritardo che registra il sistema sanità in Sicilia con una politica che sembra distratta e non riesce neppure a porre termina alla fase dei commissariamenti. Certo il ponte è “il” tema centrale in un’ottica di investimento infrastrutturale che possa rilanciare la provincia soprattutto se si pensa – ha detto Romano – che se il 40% dei 10 miliardi previsti serve al ponte, il rimanente 60% sono ricadute in un indotto che certo non può non dare respiro al territorio. Diversi gli interventi succedutisi alla presenza di tanti amministratori locali provenienti da tutta la provincia.

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