«Il Cinema Liga può rinascere se ci sarà l’impegno e il cuore di tutti. Il cinema è luce e forza trainante dell’economia di una Città». Esordisce così in un post sui social Pippo Ruggeri, referente di Legambiente del Tirreno, il quale auspica la riapertura del cinema Liga di via Medici. Una scelta suggestiva più dettata dai sentimenti che da una reale sostenibilità economica dell’operazione visto la presenza di multisale e uno streaming ormai alla portata di tutti, ma che ha trovato consenso sui social con decine di condivisioni e like.
«Il cinema è forza attrattiva e reale ed è la migliore proposta per la rinascita cittadina – scrive Ruggeri – un servizio social strategico per rimettere in funzione un centro urbano e capace di attrarre più di 1000 persone nell’arco di 5 ore, naturalmente con proposte culturali importanti. La sala cinematografica ha un ruolo sociale, si fa testimone dell’identità culturale di una comunità, è luogo importante di aggregazione sul territorio ed è un servizio culturale utile per l’economia della Città».
Secondo Ruggeri «sarebbe importante incoraggiare la proprietà in questa scelta di continuare come sala cinematografica, affinché la scelta sia economicamente conveniente per tutti. Diritto al Cinema e diritto alla cultura. Lo richiedono a Lipari e fa bene l’associazione di Mutuo Soccorso a lanciare l’allarme. A Milazzo invece cosa si fa? Non è mai troppo tardi per recuperare il tempo perduto. Milazzo era la sede naturale del cinema grazie all’imprenditore Attilio Liga, un imprenditore illuminato e le sale cinema erano aperte tutto l’anno. Il cinema faceva cultura e c’erano i cineforum. Adesso davanti all’ingresso principale il buio e la malinconia».
Poi l’appello alla “politica”, anche se non si capisce bene i termini con cui questa potrebbe intervenire (tra l’altro l’immobile è stato affidato ad un’agenzia immobiliare per affitarlo o venderlo) . «La politica potrebbe aprire le prospettive per far tornare il Cinema a Milazzo, facendosi carico di fare riaprire una struttura come il Cinema Liga, una delle sale più grandi della provincia con sistemi di sicurezza unici. Promuovere il cinema come grande progetto culturale e di crescita sociale, questo sarebbe uno dei più importanti obiettivi per fare rinascere il centro storico e uscire dal buio culturale».
Tanti commenti in coda al post di facebook: «Milazzo senza cinema è una cittadina senza luce…...», scrive Angela. «Ricordo le belle serate al cinema, seguite da passeggiata e arancino… adesso ci hanno tolto anche questi piccoli piaceri», commenta nostalgico Gio. «Una cittadina come la nostra non può essere privata di un luogo di evasione, cultura ed aggregazione come può esserlo una sala cinematografica. Occorre arginare lo spopolamento del centro e soprattutto pensare a quanti per vari motivi sono privi della possibilità di andare liberamente al Centro commerciale», sostiene Maria. Più concreta Maria Rosaria: Io lo vedrei meglio come sala convegni, sala concerti, sala prove per cori, bande, associazioni musicali che non hanno posti adatti ove svolgere le loro attività e sono costretti a “mendicare” asilo presso chiese o strutture poco idonee. La realtà cinematografica ormai esige la contemporaneità di proiezione di più film che una sola sala non può soddisfare, anche in merito agli standard visivi e sonori attuali. Semmai come sala proiezione per rassegne di cinema d’autore. Ma ci vogliono tanto bei soldini….»
Sono perfettamente d’accordo per la riapertura del cinema Liga e suggerisco anche la riapertura di via Medici e Cumbo Borgia al traffico veicolare è stata una scelta che non ha pagato. Milazzo era bella, si faceva il giro in macchina, c’erano le code in marina sino a vaccarella, si notavano i negozi
Si potrebbe fare un bel parcheggio multipiano al cinema Liga e un altro dentro il Castello. Inoltre, se eliminiamo tutti i marciapiedi, si guadagnano un sacco di posti macchina !1!!!1
E’ vero il cinema Liga portava tanta gente, i bambini nel pomeriggio che poi uscivano a prendersi il gelato con mamma e papà, oggi milazzo è deserta ad una certa ora nella medici si può correre in mutande senza essere visti forse qualcuno vuole rendere Milazzo una città dormitorio. Sveglia Milazzesi
Sono stato tanti anni in Svizzera ed ho lasciato una Milazzo piena di negozi in via Medici e con tanta gente, oggi ritorno qui e trovo una Milazzo deserta e con pochi negozi, io per primo non aprirei un negozio in questo mortorio ma ammiro il coraggio di chi resiste
Forse qualcuno in alto non vuole negozi e confusione a Milazzo e magari vuole che quei pochi che ci sono chiudano i battenti.