I porti di Milazzo e Reggio Calabria, pur se ancora con numeri minori rispetto a Messina (sesto scalo crocieristico italiano), hanno più che triplicato i loro approdi per navi da crociera, a conferma che le compagnie sono in costante ricerca di destinazioni nuove da offrire soprattutto ai crocieristi che amano tornare in crociera e che hanno già goduto degli itinerari tradizionali. In tale direzione si sta muovendo l’impegno della promozione dell’l’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto (AdSP), che a Miami ha spinto gli armatori a prendere in considerazione questi due porti del sistema.
Questo consuntivo è tracciato a conclusione del Seatrade Cruise Global Miami, principale fiera internazionale del settore crocieristico. Nello stand “Cruise Italy”, organizzato da Assoporti e che ha riunito tutte le autorità portuali italiane, l’AdSP dello Stretto affiancata dai suoi operatori ha potuto riscontrare l’interesse delle compagnie crocieristiche, a conferma del potenziale di crescita delle destinazioni servite dai porti dello Stretto nel panorama crocieristico mediterraneo.

Il consolidamento della posizione del porto di Messina – sesto scalo crocieristico italiano con i suoi 257 approdi e 785.000 passeggeri ad oggi previsti nel 2025 ed un incremento del 27% rispetto all’anno precedente – «è un risultato significativo che testimonia l’efficacia delle politiche adottate e dell’attrattività delle destinazioni servite dai porti», si legge in una nota. D’altronde la stagione è più che avviata (sono già 31 le navi approdate dall’inizio dell’anno) e prevede scali in tutti e dodici i mesi, con il primo il 4 gennaio e l’ultimo il 30 dicembre.
L’Autorità intanto guarda già al futuro, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente la competitività dell’intero sistema portuale dello Stretto. Sono già disponibili i dati della stagione del prossimo anno dove, a Messina, si prevede un’ulteriore crescita del numero di navi del 13% (290 approdi).
Il feedback ricevuto durante gli incontri con gli operatori internazionali dovrà adesso contribuire ad orientare le future strategie di sviluppo non solo dell’Autorità portuale, ma anche degli enti territoriali e di gestione dei beni turistico-culturali locali, al fine di garantire che gli investimenti e le migliorie apportate rispondano alle effettive esigenze del mercato crocieristico globale.