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sabato, 5 Ottobre 2024

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Il “muro della vergogna” ai piedi del castello di Enna è stato abbattuto. E a Milazzo? Ecco le differenze…top secret

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Quello che è stato definito “muro della vergogna” ai piedi del castello di Enna è stato abbattuto su disposizione della Soprintendenza: e quello di Milazzo? Sono passate settimane dall’intervento della soprintendenza ennese ma tra le associazioni di Milazzo che da tempo contestano i lavori sotto la cittadella fortificata nessuno è riuscito a capire bene perché dalle nostre parti non si muove nulla e perchè la Soprintendenza di Messina guidata dall’architetto Mirella Vinci abbia un orientamento diverso.

Milazzo 24 ha cercato di capire meglio la questione visto che la situazione che riguarda i due manieri sembra identica. Reperendo informazioni dettagliate sul provvedimento che rimane ai più inspiegabilmente top secret. Associazioni e politici avrebbero tentato di averne una copia senza successo.

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LA STORIA: Andiamo per ordine. Entrambe le amministrazioni comunali hanno ottenuto fondi Pnrr per interventi ai piedi del proprio castello. Contro l’elevazione del muro sia a Milazzo che a Enna si erano schierate numerose associazioni e cittadini. E’ stata SiciliaAntica di Enna a denunciare «la creazione di muri che impattano con il prospetto del monumento». «Cambierà l’aspetto di tutta l’area, compromettendola per sempre», avevano chiosato.

LA POLEMICA. Dopo quella dichiarazione è intervenuta la Soprintendenza che ha inviato una nota al Comune intimando di abbattere il muro. La vicenda, infatti, aveva spaccato la città creando uno scontro politico. Da una parte l’opposizione, con il Pd in testa, che ha sollevato critiche sui lavori, chiamando in causa il Comune e a cascata l’amministrazione del sindaco Dipietro, dall’altra le forze politiche più vicine al sindaco come FdI e Mpa che, a loro volta, hanno accusato il Partito democratico di strumentalizzazione politica, in vista delle elezioni del prossimo anno.

La fotocopia di ciò che è avvenuto a Milazzo.

Ma perché la Soprintendenza di Messina nella città del Capo non è intervenuta?

LE DIFFERENZE. In base alle informazioni reperite da Milazzo 24, la prima differenza tra i due interventi è che ad Enna si tratta di aree pedonali, a Milazzo si progetta un piazzale per bus turistici. Ad Enna i muri (oggi demoliti) dovevano contenere un terrapiano per una nuova piazza ai piedi della rocca del castello. La Soprintendenza ha osservato che tale manomissione dello stato dei luoghi limita la percezione dell’imponenza delle mura. Milazzo 24 si è fatto supportare da un tecnico esperto in materia. «In questo, i due interventi sono assimilabili – spiega –  perché a muro eseguito, oggi a Milazzo possiamo vedere come dalla via Papa Giovanni non si colga più tutta la maestosità della cinta spagnola. Il Soprintendente si è avvalso di una fondamentale sentenza sul rispetto dei vincoli monumentali che si estende anche alla percezione dell’opera vincolata, in tutta la sua integrità. Perchè da Messina non interviene nessuno? Non saprei».

I lavori a Milazzo, intanto, continuano.

8 Commenti

  1. Ma certo che i due interventi siano assimilabili
    Senza andare troppo per le lunghe l organo di controllo preposto, la sovrintendenza non si sta mostrando ” SOVRI” come dovrebbe, altrimenti che diano i chiarimenti dovuti.

  2. E’ meglio il muro con il parcheggio, o senza muro e vedere quell’area piena di sterpaglie e spazzatura non essendo accessibile a nessuno? Questa città non merita niente, bisogna lasciarla andare nel degrado e nell’indifferenza!

    • Perché, per tenere un’area perimetrale al castello pulita e senza sterpaglie non sarebbe sufficiente un serio, efficiente e permanente servizio di manutenzione e pulizia?. L’ unica strada conosciuta è quella della cementificazione così come è stato fatto nella piazza Marconi dove anziché recuperare il bel giardino con fontana e stemma della città è stata scelta la vera devastazione non del tempo ma dell’uomo del 2023?

  3. Non ho parole responsabili senza testa il sindaco non ha colpe non ha la laurea 🎓 in architettura pero’ rimane il capo dell’amministrazione.non colpevole

  4. Minchia è diventata una fissazione di alcuni che non hanno un cazzo da fare, avete finito con gli alberi di Piazza stazione e state continuando con il muro del castello, comu si vidi chi non aviti un cazzu i fari.

  5. Non è una questione di Meritare, ma di fare interventi che hanno un senso logico. Poi se dobbiamo dire che è più conveniente realizzare un secondo Muro per Contenere e Spianare tutta la terra di Risulta che per anni è stata scaricata anziché Sbancare e portarla via in luoghi più consoni, che lo Dicano chiaramente, Come quella striscia di terra di fronte al Ristorante da Maurizio mai ripulita dai Rovi che hanno raggiunto 3metri di Altezza e dalle Sterpaglie, per il quale rimarra’ sempre un Mistero, che tanto mistero non è dato che sotto i rovi e le sterpaglie giacciono montagne di Monnezza e Calcinacci nei decenni Abbandonati.

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