Una controversia durata 27 anni che rischiava di mettere ko le casse del comune di Milazzo. L’ente mamertino ha vinto una causa in Corte d’Appello (investita dalla Suprema Corte di Cassazione) legata all’esproprio del terreno in cui è stato realizzato il Centro mercantile per conto dell’Asi.
Venne realizzato in contrada Ciantro, sui terreni di proprietà dei fratelli Giuseppe e Guido Lo Miglio, circa 15 mila metri quadrati, con l’obiettivo di sostenere l’agricoltura. Il valore della causa è stato quantificato in 2 milioni 100 mila euro: se la sentenza di condanna in primo grado del Tribunale di Barcellona fosse stata confermata, per le casse comunali (e per i cittadini) sarebbe stato un bel salasso.Il comune difeso in tutti questi anni dall’avvocato Alfredo Orazio Zappia, con il supporto tecnico e amministrativo della dipendente comunale Santina Mondello, esperta in materia di espropri, ha avuto la meglio nella causa intentata da Vincenzo De Pasquale (subentrato ai Lo Miglio nei diritti sul risarcimento e indennizzo), assieme alla curatela fallimentare dei fratelli Lo Miglio e altre parti legittimate ad intervenire nel giudizio come gli eredi dei notai Arrigo.
Il valore della causa ammontava
a 2 milioni 100 mila euro
IL VALORE DEI TERRENI. Gli originari proprietari – a loro giudizio – avevano subito un esproprio in cui era stato computato un valore più basso dei terreni e di aver subito una occupazione illegittima. In realtà il Comune si occupò di reperire i terreni solo dal punto di vista burocratico e amministrativo, come delegato, visto che poi l’opera fu realizzata dal Consorzio Asi. Per questa vicenda i “germani Lo Miglio” ritennero di procedere giudizialmente.
SI VA IN CASSAZIONE. In prima battuta, con sentenza del settembre 1991, il Comune di Milazzo fu condannato dal Tribunale di Barcellona a pagare alla Cassa Depositi e Prestiti 411 mila euro quale differenza delle somme determinate giudizialmente e quelle versate in via amministrativa agli stessi titolari dei terreni. In Appello la sentenza viene riformulata a favore del Comune mamertino dichiarando la soccombenza dell’Asi. Ma la causa finisce in Cassazione.
LE SPESE DI GIUDIZIO. La suprema corte nel 2020 ha disposto di cassare la sentenza impugnata e rinviava il giudizio alla Corte di Appello di Messina, assistendo così di fatto ad un quarto giudizio, anche per la regolazione delle spese del giudizio di legittimità. La sentenza è arrivata nei giorni scorsi, confermando le richieste che il Comune di Milazzo ha sempre sostenuto. Tra l’altro si ritiene che il Consorzio Asi, oggi in liquidazione, è “unico soggetto passivamente legittimato è, come tale, tenuto al risarcimento dei danni”.Il danno cagionato agli eredi Lo Miglio era stato quantificato in 815 mila euro da rivalutare con gli interessi a partire dal 28 dicembre 1996. Aggiungendo le spese legali la cifra è lievitata a 2 milioni 100 mila euro.
Finalmente un esproprio senza danni. Ricordiamo tutti i 2.800.00 euro versati alla Fondazione Lucifero per l’esproprio dei terreni ove sorge il palazzetto dello sport, per la negligenza degli uffici e mai perseguito i responsabili.