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venerdì, 20 Settembre 2024

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Furto al Castello di Milazzo, trafugata icona bizantina esposta in una mostra al Monastero delle Benedettine

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Saranno i carabinieri di Milazzo a indagare sul furto di un’antica e rara icona russa che raffigurava Santa Caterina d’Alessandria, esposta in una sala dell’ex Monastero delle Benedettine, al Castello di Milazzo. L’icona, soggetto molto raro risalente alla metà del XIX secolo, faceva parte di una vasta collezione di icone bizantine del valore di circa mezzo milione di euro che padre Domenico Siracusa, ex arciprete del Duomo di Santa Maria Assunta di Barcellona, aveva intenzione di donare al comune di Milazzo.

«L’accordo prevedeva che le icone venissero valorizzate e rese fruibili, in modo da poterne far godere la bellezza a tutti – spiega a Milazzo 24 padre Siracusa – ma dovevano essere controllate costantemente da un addetto del comune visto il valore storico ed economico».

Dopo il furto – avvenuto tra il 17 e il 23 luglio scorso – e la scarsa attenzione che l’amministrazione comunale ha mostrato nei confronti della collezione, padre Siracusa sta meditando di ritornare sui propri passi. «L’accordo prevedeva che le icone venissero valorizzate e rese fruibili, in modo da poterne far godere la bellezza a tutti – spiega a Milazzo 24 padre Siracusa – ma dovevano essere controllate costantemente da un addetto del comune visto il valore storico ed economico». Il sacerdote si augura che i carabinieri possano acquisire le immagini delle telecamere di video sorveglianza dislocate lungo il Castello che conducono all’ex Monastero, dove la Soprintendenza ha consentito di allestire la mostra tematica inaugurata ad aprile su interesse dell’ex assessore alla Cultura Lucia Scolaro. E’costituita da soggetti che fanno parte della collezione privata che l’ex sacerdote possiede: 380 icone con tematiche diverse, dotate di schede e didascalie a corredo di moltissime di esse, redatte da uno dei pochi esperti italiani di questo genere di opere.

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Il sacerdote novantenne, però, non era contento di come le icone erano state esposte, così il mese scorso aveva deciso di dare un senso logico a tutta l’esposizione seguendo un percorso ben preciso: santi, madonne, festività. Assieme al nipote si è messo all’opera ma quando è arrivato il momento di montare l’icona di Santa Caterina d’Alessandria su un antico ercolaio si sono accorti che mancavano delle viti, così hanno deciso di rinviare l’installazione. Quando sono ritornati, dell’icona del valore stimato di circa 3 mila euro nessuna traccia. Così il prelato ha atteso qualche giorno per verificare se qualcuno l’avesse spostata e poi ha sporto denuncia.

2 Commenti

  1. Ma non vi vergognate a pagare diverse persone tramite una “cooperativa”,con i soldi dei contribuenti milazzesi, appunto per vigilare al Castello, e poi ci venite anche a tassare anche l’aria che respiriamo…

  2. Caro ciccio prima di parlare e dire fesserie informati vieni al castello e ti spieghiamo quanti siamo e come viene gestito il castello e poi se devi criticare lo puoi fare ma prima devi sapere ok

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