STAI LEGGENDO MILAZZO 24. Maggiore trasparenza sui bilanci ma anche sui progetti che vengono svolti all’interno. Sulle ultime dinamiche della Fondazione Lucifero si esprime il Direttivo del Movimento Politico “Partiamo da qui” Presieduto da Ninni Petrella. Le dimissioni dal consiglio di amministrazione, prima della professoressa Rosalia Schirò e ieri di padre Santino Colosi, avviano l’ente verso l’inevitabile commissariamento.
«Solo il commissariamento – che pur non assume carattere sanzionatorio nei confronti dei titolari dell’organo estromessi dalle loro funzioni – potrà porre rimedio ad una situazione di pregiudizievole disfunzione dello svolgimento dell’attività istituzionale in capo alla fondazione, e portare la Fondazione Lucifero fuori dall’oblio con una trasparenza degna della cornice naturalistica che la ospita”.
“Partiamo da qui” chiede maggiore chiarezza sulle spese e sulle entrate dei progetti. «La nuda verità è che la gestione dei diversi Cds che si sono succeduti alla fondazione Lucifero ha avuto diverse aree grigie dovute alla mancanza di trasparenza. Bilanci non dettagliati, o mancanti, poca chiarezza sulle entrate, reali ed effettive, relative a tutti i progetti svolti e ai soggetti coinvolti, concessioni del territorio a società terze con taciti rinnovi. Oggi pare che l’unica certezza sia un passivo che viene fuori dall’unico bilancio previsionale presente sul sito “anno 2022”, ma rimane da gestire un Consuntivo dello stesso anno dopo i rilievi della Regione e il bilancio preventivo 2023 da approvare.
il Direttivo del Movimento Politico “Pariamo da qui” è costituito da Ninni Petrella (Presidente), Pippo Smedile (Segretario), Cettina Bruno (Tesoriera), Antonio Oliva (Coordinatore Giovanile), Carmelo Italiano (Vice Coordinatore Giovanile), dai Consiglieri Giorgia Campo, Adriano Falletta, Pippo Renda e Rosaria Maira, dal Responsabile del Circolo di Milazzo Felice Nania e Responsabile del Circolo di Messina Giovanni Panebianco, dai Responsabili della Comunicazione interna Giuseppe Caravello e Fabbrizio D’Andrea.
SCINTILLE TRA IL PRESIDENTE SCICOLONE E GLI UFFICI AMMINISTRATIVI. Ieri mattina tra il presidente Scicolone e la segretaria dell’Ipab, Lombardo sono volate scintille. Il presidente ha infatti chiesto al funzionario amministrativo di convocare una seduta del Cda, ma quest’ultimo ha replicato che essendo rimasto il Consiglio con soli due elementi, doveva ritenersi praticamente non più in carica e quindi non era possibile procedere alla convocazione della riunione. Una situazione che ha fatto infuriare Scicolone il quale, nel preannunciare una contestazione alla dottoressa Lombardo, ha richiamato una nota dell’Assessorato regionale della Famiglia, dell’ottobre scorso che, con riferimento alle dimissioni della prof. Maria Teresa Collica ribadisce che «la mera rassegna delle dimissioni da parte di un amministratore di un Ente pubblico non comporta di per se l’automatica decadenza dalla carica, essendo richieste in primo luogo, un provvedimento di accettazione da parte del soggetto od organo che ha provveduto alla nomina e poi l’effettiva avvenuta sostituzione del componente dimissionario con l’insediamento del sostituto».