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domenica, 8 Settembre 2024

Fondato da Gianfranco Cusumano

Fondazione Lucifero, caos gestionale e uffici che disattendono le indicazioni del cda. Ecco perchè si sono dimessi tre consiglieri. I dettagli

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Debiti per un milione di euro, finanziamenti per ristrutturare immobili mai sfruttati, avvocati mai pagati nonostante le cause civili vinte e l’incasso di ingenti somme (due milioni di euro). Ma anche beni immobili mai affittati (o con forti ritardi) e lasciati nel totale abbandono, atti d’indirizzo del cda puntualmente disattesi, richieste di chiarimenti su spese e scelte amministrative rimaste lettera morta e un rapporto indissolubile con l’associazione il Giglio che nonostante lo sfratto continua ad operare all’interno delle aree come se nulla fosse.

Da sinistra: Scicolone. Schirò, Puglisi

Se le motivazioni che hanno portato alle dimissioni del presidente Franco Scicolone e dei consiglieri Gino Puglisi e Rosalia Schirò fossero vere anche al 50% ci sarebbe da preoccuparsi sulla gestione della Fondazione Lucifero, ipab proprietaria dei beni più preziosi di Capo Milazzo (e non solo). Tracciano un quadro a dir poco preoccupante su come viene gestita la Fondazione dagli uffici amministrativi a cui è demandata buona parte della gestione operativa e che – secondo quanto scrivono i dimissionari – spesso si muoverebbero in maniera autonoma. Non per niente ieri hanno gettato la spugna commentato che avere a che fare con gli uffici della fondazione “è come lottare con i mulini a vento”.

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Queste le criticità contestate dai tre consiglieri contenute nelle dimissioni e lasciate agli atti a futura memoria:

uno studio legale vanta un debito di 362.042,17 euro per prestazioni professionali pregresse nonostante una causa civile vinta e l’incasso di un milione di euro

Elevato contenzioso con affidamento ad avvocati, spesso  senza preventivo di spesa e senza proposta di delibera con relativa copertura finanziaria: la Ragioniera segnala al Consiglio che solo nei confronti di uno studio legale esiste un debito di 362.042,17 euro per prestazioni professionali pregresse. Questo Consiglio continua a ritenere un debito fuori bilancio una grossa parte di questa cifra, essendo stato stanziato, a suo tempo, solo un acconto al momento del conferimento dell’incarico, pur in assenza del dovuto preventivo di spesa. Debito fuori bilancio non considerato tale da parte del Segretario dell’Ente. Stessa modalità operativa anche in occasione di incarichi a tecnici, architetti, avvocati.  A  tal  fine segnaliamo che ha avuto esito poco felice una proposta di istituzione dell’albo fornitori.

Le ex Serre, sono state lasciate dal vecchio gestore nei primi anni 2000. Il Cda avrebbe sollecitato l’affitto «ma non si comprende la ragione per la quale il Segretario si ostina a non preparare il bando di gara»

Pregiati cespiti mai messi a reddito o con colpevole ritardo, per i quali non è stato adeguatamente predisposto il bando di gara per l’affitto:

compendio turistico Cirucco, da oltre due anni nella piena disponibilità della Fondazione, a conclusione di un lungo iter giudiziario per lo sfratto, il Segretario non ha provveduto a disporre il bando di gara per l’affitto anche  se da noi ripetutamente sollecitato;

area ex Serre, lasciata dal vecchio gestore nei primi anni 2000, allo stato attuale in desolante e indecoroso stato di abbandono, non si comprende la ragione per la quale il Segretario si ostina a non preparare il bando di gara nonostante la manifestazione di interesse di un operatore agricolo;

area di contrada Rotolo, con contratto sottoscritto dal Segretario,in maniera curiosamente superficiale, dopo regolare bando,viene ceduta in affitto ad una Società iscritta alla  CCIAA  da  soli sette giorni, accettando tra l’altro una farlocca polizza fideiussoria.  Da circa due anni ha sospeso il pagamento del canone concordato, e non è stata ancora avviata l’azione di sfratto.

area di Fondaco Pagliaro, dopo un lungo iter burocratico è stato approvato il piano particolareggiato afferente l’area in parola di circa 20.000 mq, ma il Segretario non provvede a disporre il relativo bando per la cessione in affitto, nonostante la manifestazione di interesse dell’area in parola da parte di una Società Sportiva di Milazzo;

l’elegante Palazzo di via Marina Garibaldi, in stato di abbandono da oltre 40 anni, anche per la  mancanza di normale manutenzione, oggi è anche gravato da un provvedimento di inagibilità. Non è stato dato riscontro alla manifestazione di interesse all’affitto o alla vendita da parte di un locale operatore del settore immobiliare, e di uno stimato Studio Tecnico di Milazzo.

«Il Giglio occupa locali non suoi, pur in assenza di una qualsiasi forma di accordo/autorizzazione da parte del Consiglio di Amministrazione».

Singolare e perpetuo rapporto di partenariato con l’Associazione Il Giglio, che oggi occupa abusivamente i locali di proprietà della Fondazione: apparentemente complesso, ma semplice sotto il profilo squisitamente giuridico, il rapporto di partenariato con l’Associazione Il Giglio. Tale rapporto, in essere da circa un ventennio, viene inesorabilmente a scadere il 31/12/2022. Supportati dal parere pro-bono reso in data 17/09/2021 dall’Avvocato Giovanni Arena del foro di Messina, che consiglia alla Fondazione  di regolamentare i rapporti con detta Associazione alla prima scadenza utile, già in data 23-06-2022 invitiamo l’allora Presidente in carica d.ssa Collica a dare disposizioni al Segretario  per chiedere al Giglio il rilascio dei locali alla scadenza del 31 dicembre, e la contemporanea predisposizione del bando di gara pubblica per i servizi da esternalizzare.

Sul punto è agli atti una corposa e controversa documentazione. Con una  proroga, concessa nonostante una precisa norma ANAC  ne faccia divieto, se ne autorizza l’attività per il periodo 1°Gennaio/31 Agosto 2023. Da allora ancora oggi Il Giglio occupa locali non suoi, pur in assenza di una qualsiasi forma di accordo/autorizzazione da parte del Consiglio di Amministrazione.

Nella seduta del 17/06/2024 il Consiglio approva il progetto per la colonia estiva 2024, dando mandato al Segretario a provvedere per l’avvio del servizio.  In data 18/06/2024  con propria determina il Segretario, con affido diretto, incarica l’Associazione Il Giglio ad attivare la colonia, palesemente ignorando la manifestazione di interesse dell’Associazione “Rosario Livatino” di Milazzo del 29/03/2024, finalizzata a partecipare ad eventuali bandi di gara per le attività che la Fondazione abitualmente esternalizza.

«La situazione debitoria complessiva della Fondazione sfiora un milione di euro. I bilanci vengono redatti senza nota integrativa»

Preoccupante situazione economico/finanziaria ereditata dalle precedenti gestioni: fin dall’insediamento due elementi sono stati oggetto di attenzione da parte  di questo Consiglio, l’ammontare delle spese legali per contenziosi aperti (datati anche nel tempo) e la sempre modesta liquidità di cassa che si perpetua da lungo tempo, nonostante il corposo indennizzo del 2010 di oltre due milioni di euro da parte del Comune di Milazzo per l’esproprio di una parte dell’area di contrada Fondaco Pagliaro di proprietà dell’Ente. Appare inverosimile che a fronte della superiore disponibilità non siano state liquidate le relative parcelle dell’Avvocato patrocinatore.

Anche dalla relazione del Segretario della Fondazione datata 03-03-2020 si evince in modo chiaro che abbiamo ereditato una situazione disastrata. La situazione debitoria complessiva, che oggi sfiora un milione di euro, è certificata da un documento elaborato dal Ragioniere della Fondazione, ed allegato al verbale di assemblea del 22 marzo 2024.

Quanto ai bilanci segnaliamo che non è mai stata prodotta e depositata la Nota Integrativa, più volte reclamata, ma non dovuta secondo il parere del Segretario dell’Ente. Inoltre negli stessi bilanci da ben 14 anni viene riportata tra i Residui Passivi la somma di euro 736.949,24 che non è un debito nei confronti di qualcuno, ne tanto meno vi è una obbligazione che possa qualificarlo  come tale, ma un accantonamento per la ristrutturazione del palazzo di via Marina Garibaldi di cui diremo più avanti. Ristrutturazione tra l’altro mai avvenuta, pur regolarmente autorizzata, e somma non più esistente perché utilizzata per fare fronte a spese correnti !

Inoltre, a proposito della mancata approvazione del consuntivo dell’esercizio 2022 che presenta un disavanzo di 739.290,79 euro, ci è stato proposto, tra l’altro, di ripianare tale disavanzo con una entrata straordinaria di 523.222,92 dovuta alla Fondazione dal Comune di Milazzo (a seguito di un positivo giudizio di natura espropriativa) e per la differenza di 216.067,87 euro con gli interessi legali calcolati sulle singole annualità della sorte principale.

Proposta che questo Consiglio non avrebbe mai approvato perché poggia su un falso, alla luce del fatto che la Fondazione ha un debito di 298.026,00 euro nei confronti del Comune per IMU e TASI arretrate, come attestato dal documento predisposto dal Ragioniere dell’Ente.

Sistematica revisione/modifica delle Tavole Fondative, oggi stravolte rispetto alla reale volonta’ della munifica benefattrice Baronessa Maria Lucifero: a mettere in risalto tale aspetto è lo stesso Assessorato della Famiglia e delle Politiche Sociali che con  nota  prot. 5977/Gab  del 06/10/2023 l’Ufficio di Gabinetto  ha comunicato al Servizio 9/IPAB, in  merito  alla  nomina  dei  Consigli  di  Amministrazione,  “che  non  può  procedersi  alla   loro sostituzione fino a quando non verrà attestata la coerenza dello Statuto dell’Ente rispetto alle tavole fondative. Non è conducente insediare un Consiglio di Amministrazione quando lo Statuto potrebbe risultare illegittimo rispetto alle disposizioni delle Tavole Fondative”. Coerenza del tutto inesistente tra lo statuto di questa Fondazione in vigore dal 13/10/2017 e le Tavole Fondative della stessa.

Infatti lo statuto originario adottato in data 03-04-1958, modificato in data 23-10-1961 in sede di riconoscimento giuridico prevedeva all’art.2 (scopo) la istituzione di una colonia permanente destinata all’assistenza ed alle cure – specie elioterapiche e marine- con particolare preferenza per quelli nati nel comune di Milazzo e capo Milazzo.

1 commento

  1. Ma perché non vanno alla procura a Barcellona o alla Guardia di finanza o alla Corte dei conti a denunciare tutti i fatti?
    È possibile che un Ente ricco come la Lucifero debba sperperare il patrimonio proveniente dal lascito dei Baroni Lucifero?
    È vero che la segretaria ha fatto causa alla Fondazione per oltre 900mila euro per mansioni superiori svolte?
    Perché lasciare tutto in abbandono?

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