Qual è il confine tra critica politica e diffamazione? Secondo il sindaco di Milazzo Pippo Midili è molto labile. Midili, infatti, ha chiesto all’ufficio di presidenza del Consiglio comunale una copia della registrazione della seduta del 22 dicembre nella quale si è discusso sulla proposta di delibera relativa al Bilancio di previsione 2024-26 per valutare alcune dichiarazioni rilasciate dal consigliere di minoranza Lorenzo Italiano, ritenute “non veritiere e diffamatorie nei confronti dell’Amministrazione, degli uffici comunali e dei revisori dei conti”.
LE ACCUSE DI ITALIANO. Lorenzo Italiano, durante l’intervento in aula aveva evidenziato osservazioni secondo le quali l’impianto di bilancio di previsione 2024/2026 (che dopo poco sarà approvato dalla maggioranza) sarebbe “inattendibile, non congruo e non veritiero” in quanto presenti – a suo giudizio – “gravi irregolarità contabili” quali: mancata congruità del fondo di crediti di dubbia esigibilità, non corretta quantificazione del fondo contenzioso, mancata applicazione del reale disavanzo a cario dell’ente. In sostanza, secondo italiano, per occultare un disavanzo di 11 milioni sarebbero stati lasciati crediti di dubbia esigibilità per fare quadrare i conti.
MIDILI RIBATTE. “Non ho più intenzione di accettare in silenzio affermazioni che sono in chiaro contrasto con la verità dei fatti – ha detto Midili – e che rischiano solo di destabilizzare il cammino di una Amministrazione che nel settore finanziario in questi anni ha rimesso ordine, ripristinando la normalità anche nella definizione dei documenti contabili. Le illazioni che sono state fatte in Aula sono gravi e quindi per questo ritengo che sia opportuno – come avevo anticipato quella sera – coinvolgere gli organi amministrativi e giudiziari preposti per le opportune valutazioni. Il nostro bilancio infatti è sano, tecnicamente regolare e non come dichiarato che Milazzo corre il rischio di andare incontro ad un nuovo dissesto. Anzi questa Amministrazione sta seguendo la linea della prudenza nella gestione delle spese, nel rispetto delle nuove norme di contabilità, che forse qualcuno sconosce, e che impongono il rispetto di parametri nelle uscite, che devono essere parametrate agli introiti”.