Dopo la polemica sulla realizzazione del “parcheggio” ai piedi del castello e la presa di posizione della Regione che avallava la bontà dell’iter burocratico contestato da varie associazioni locali, sembrava che i lavori potessero proseguire speditamente, ma così non è stato.
La natura si è riappropriato del cantiere allestito ai piedi della cinta spagnola, di fatto sospeso da tempo. «Ancora oggi, malgrado il legislatore abbia preteso per i cantieri del PNNR la massima pubblicità e trasparenza – scrive sui social Massimo Tricamo, autorevole esponente di Storia Patria Milazzese – nessuna notizia sugli scavi archeologici condotti nell’area in cui sono stati posizionati lo scorso settembre alcuni teli bianchi, ormai sporchi ed usurati dalle intemperie».
I resti ritrovati potrebbero essere quelli dei militari di Sua Maestà britannica deceduti a Milazzo alle soglie dell’Ottocento, ai tempi del cosiddetto decennio inglese, ma ufficialmente non vi sono notizie sulla questione.
La tutela monumentale del castello da parte del Ministero non include la particella 57 su cui ricade l’intervento di riqualificazione. Così aveva risposto l’assessore regionale ai Beni Culturali Francesco Paolo Scarpinato all’interrogazione parlamentare presentata dall’onorevole Matteo Sciotto per avere chiarimenti sui lavori di realizzazione di una parcheggio per bus e abbattimento delle barriere architettoniche ai piedi della cittadella fortificata di Milazzo.
L’intervento dell’amministrazione Midili era stato oggetto di contestazioni da parte dello stesso onorevole e da diverse associazioni locali tra cui Italia Nostra. Nella nota si legge anche che la Soprintendenza di Messina ha effettuato numerosi sopralluoghi nel cantiere «constatando la realizzazione di un muro in cemento (definito il muro della vergogna da parte delle associazioni, ndr) dell’altezza di un 1 metro fuori terra con funzione di semplice parapetto». La Soprintendenza ha anche accertato «la rispondenza delle opere realizzate con quelle eseguite…nel rispetto dei vincoli». Insomma tanto rumore per nulla secondo l’assessore ai beni culturali Scarpinato.
LO SAPEVI CHE. Cantiere a rilento anche per la realizzazione del Centro servizi turistici che sta per essere realizzato accanto al municipio di Milazzo al posto dell’ex commissariato di polizia. L’immobile, fino ad oggi, non è stato demolito per questioni burocratiche legate ad interventi a cura dell’Enel ancora non realizzati.