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martedì, 14 Gennaio 2025

Fondato da Gianfranco Cusumano

Milazzo, in estate il bagno si fa alla Croce di mare: via i rifiuti edilizi abbandonati da 50 anni

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Iniziati a Croce di Mare i lavori di bonifica dei cosiddetti “sfabbricidi”, ovvero materiale di risulta (pezzi di mattone e di cemento e altri rifiuti inerti) che scaturisce da attività di demolizione o costruzione edilizia  presenti in quell’area da circa 50 anni. In questo modo si potrà creare un’alternativa al classico bagno sul litorale di Ponente.

Ad eseguire i lavori la ditta Gestam s.r.l. di Villafranca Tirrena, con costi che non graveranno sul bilancio comunale. L’Amministrazione infatti è riuscita ad ottenere, partecipando alla manifestazione di interesse emanata dall’ARTA – ufficio Demanio Marittimo, un finanziamento di 33.004,02 euro che verranno utilizzati anche per bonificare altre zone compreso la rimozione di copertoni presenti alla Ngonia Tono.

Prevista la bonifica di altre zone compreso la rimozione di copertoni presenti alla Ngonia Tono.

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“Si tratta di un ulteriore intervento che su questa specifica tipologia di rifiuto non c’era praticamente mai stato in quella zona – ha detto il sindaco Pippo Midili – che segue l’attività di bonifica straordinaria disposta due anni addietro dall’Amministrazione sempre con mezzi e personale della Gestam ed il supporto dei giardinieri comunali. In quell’occasione fu ripulita l’intera area invasa da erbacce, rifiuti di ogni genere e altro materiale abbandonato da diverso tempo tra i quali i relitti delle imbarcazioni abbandonate. Un segnale che l’Amministrazione vuole dare ai cittadini affinché l’area Croce di Mare, da sempre ostaggio del degrado più assoluto e ritenuto luogo idoneo ad essere trasformato in discarica abusiva di qualsiasi materiale, possa riacquistare quel pregio che viene riconosciuto per le caratteristiche del sito ed essere solo ed esclusivamente un riferimento decoroso per i bagnanti che sono soliti recarsi a mare nella riviera di Levante e che a seguito di questa bonifica potranno frequentarlo in condizioni di maggiore sicurezza” .

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