A Milazzo ci sono 198 siti nei quali vi รจ la presenza di materiali contenenti amianto con una consistenza in termini di superficie che si stima superiore a 33 mila metri quadri. Gli edifici privati rappresentano una quota di circa il 70-80 per cento del totale. I dati sono contenuti nel Piano Amianto adottato dalla giunta municipale, predisposto dalla societร pH3 Engineering srl di Messina, aggiudicataria nel dicembre del 2022 della gara bandita dal Comune con una offerta di poco superiore ai 15 mila euro.
Il piano โ sollecitato da tempo dalla Regione a sua volta messa alle strette dallโUnione europea, pronta a far scattare le procedure di infrazione โ rappresenta un importante strumento di pianificazione e programmazione degli interventi di rimozione, smaltimento e bonifica dei manufatti in cemento amianto. Due anni di attivitร in quanto il percorso che i professionisti hanno dovuto portare a compimento รจ stato tuttโaltro che semplice passando dal censimento e dalla mappatura degli edifici a rischio, al fabbisogno finanziario, al coinvolgimento dei cittadini e delle categorie professionali e sociali.
Tre in particolare gli obiettivi di tale studio: creazione di una banca dati di siti, edifici, impianti, mezzi di trasporto, manufatti contenenti amianto, al fine di prendere atto della situazione e prevenire smaltimenti illeciti con conseguente abbandono di rifiuti contenenti amianto che possono diventare fonte di diffusione di fibre; rimozione dei rifiuti abbandonati contenenti amianto e in terzo luogo incremento della vigilanza sul territorio. Dallโanalisi del Piano redatto dalla societร messinese guidata dallโingegnere Salvatore Zaccaro, emerge una situazione tuttโaltro che confortante.
I dati infatti hanno rilevato la presenza di ben 198 siti nel territorio comunale nei quali vi รจ la presenza di materiali contenenti amianto con una consistenza in termini di superficie che si stima superiore a 33 mila metri quadri; risultano censiti altresรฌ i siti in cui si รจ proceduto ad incapsulamento e alla bonifica integrale. Sono soprattutto gli edifici industriali abbandonati ed in attesa di demolizione quelli per i quali occorre una maggiore attenzione, in quanto ad alto rischio deterioramento con conseguente rilascio di fibre in atmosfera e di inquinamento del suolo. La categoria degli edifici privati โ si legge nella relazione – invece rappresenta da sola circa il 70-80 per cento del totale dei siti con presenza di materiali contenenti amianto, soprattutto del tipo compatto come coperture in cemento amianto, pannelli prefabbricati, canne fumarie, tubazioni e serbatoi dellโacqua. Il Piano sarร aggiornato ogni anno.