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sabato, 6 Luglio 2024

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Milazzo, strascichi polemici dopo la processione di San Giovanni. Botta e risposta tra il parroco Mostaccio e alcuni fedeli

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Strascichi polemici dopo la processione di San Giovanni Battista a Milazzo. Prima del rientro della processione, il parroco padre Dario Mostaccio, ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita della manifestazione religiosa, senza però, con amarezza, stigmatizzare «chi ha preso impegni e poi ha remato contro perché non d’accordo con chi è al timone ed ha le responsabilità» e «oggi magari si è presentato indossando la maglietta sotto la vara. Mi chiedo dove stia la coscienza».

Padre Dario molto amato dai fedeli della parrocchia per il suo impegno e dedizione, ha ammesso che per il futuro si dovranno fare riflessioni sul futuro di questa festa, rivedere alcune situazioni poichè organizzare questo tipo di eventi «sta diventando troppo oneroso», «il decreto sicurezza individua un solo responsabile» (vedi video integrale QUI).

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Ecco il testo della lettera aperta inviata dalla “Comunità San Giovanni Milazzo” inviata a redazione@milazzo24.it

“La Comunità di San Giovanni desidera rispondere con la presente a quanto asserito pubblicamente da Padre Dario Mostaccio al termine della processione di San Giovanni Battista. Premesso che questo non vuole essere assolutamente un attacco al nostro parroco ma riteniamo sia giusto poter rispondere poiché è facile dall’alto dei ruoli che si ricoprono, prendere un microfono in pubblica piazza senza dare la possibilità di replica agli interessati. Riteniamo altresì che si è soliti dire “i panni sporchi si lavano in famiglia” ma dopo l’intervento di Padre Dario riteniamo inevitabile rispondere pubblicamente cosi come fatto dal sacerdote.

In un gruppo, un’associazione, un comitato, il confronto è alla base di tutto ed esprimere il proprio personale parere senza offendere nessuno riteniamo non essere reato. Lei Padre Dario invece ha ritenuto attaccare chi le ha manifestato la propria diversità di opinione. Questo non è remare contro, anzi dovrebbe farle. Comprendere che c’è gente che è realmente interessata alla propria festa. Non è carino sentirle dire che c’è gente che si è presentata alla processione e che ha indossato anche la maglietta celebrativa. E quindi ? Quale peccato hanno commesso. Lei si è lamentato di gente che ha abbandonato la barca perché non d’accordo con chi è al timone, ma proprio lei Padre Dario quel timone lo ha abbandonato a fine processione non aspettando il rientro in chiesa del santo ma andando via prima. Un plauso al “gruppetto”, cosi come lei li ha chiamati, che ha fattivamente collaborato con lei per la realizzazione dei festeggiamenti ma di certo non bisogna denigrare altri che per impegni personali non hanno potuto.

Padre Dario Mostaccio durante l’intervento al termine della processione

Ci permettiamo farle presente che alcune delle persone a cui lei ha fatto palese riferimento sono le stesse che per anni hanno svolto lavori in prima persona nella nostra chiesa e reso la stessa nuovamente usufruibile alla comunità. Lei fa tanto per la comunità e nessuno può dire il contrario ed essere a capo della nostra parrocchia vuol dire prendersi determinate responsabilità, così come ha fatto e cosi come fanno altri sacerdoti nelle rispettive parrocchie. Pertanto il suo sfogo circa i rischi, le autorizzazioni per fare una festa, riteniamo sia un po’ eccessivo poiché ciò che lei fa oggi altrettante persone fisiche del quartiere lo hanno fatto per decenni nel passato pur di mantenere la tradizione dei festeggiamenti. Lei ha inoltre detto che bisogna fare una riflessione su ciò che ha funzionato e ciò che non ha, la comunità di certo può migliorare ma la invitiamo a curare lei per primo dei piccoli ma importanti aspetti poiché aver visto degli anziani fuori da una casa di riposo attendere il passaggio del Santo per magari poi vederlo sostare qualche secondo li con loro, invece di veder sfrecciare la vara poiché lei sosteneva essere in ritardo non è stato un bel vedere.

L’ultima nostra osservazione la dedichiamo ai suoi ringraziamenti, caro Padre Dario non ci sono parrocchiani o sponsor di Serie A ed altri di Serie B , se ha modo di fare mente locale capirà bene e non tornerà sullo stesso errore. Noi vogliamo mantenere le notre tradizioni, la processione ha per noi un importante significato, gli spettacoli di contorno ci possono anche stare, ben vengano per allietare per qualche ora la comunità ma la Sacra Effige del Santo coniugata alla fede di Dio ha per noi un valore inestimabile. In conclusione della festa non ci saremmo mai aspettati il suo attacco che ha scatenato il malcontento di tanti e ci creda proprio tanti.

Speranzosi che tutto ciò serva a poter collaborare fattivamente in futuro e che tanta più gente possa avvicinarsi a lei ed ai suoi collaboratori. W San Giovanni.” 

5 Commenti

  1. Padre Dario ti rispetto lo sai ma hai sbagliato discorso fuori luogo e anni che assisto a processioni per la Sicilia mai parole pesanti del genere a fine manifestazione, anzi avrei detto grazie perché se la messo oggi viene celebrata e grazie a coloro che negli anni si sono impegnati per quel quartiere oggi di nuovo abbandonato.

  2. La storia non si può cancellare, non potrà essere un prete a togliere il piacere sia liturgico e sia laico di una festa sentita veramente da tutta la comunità.

  3. Il comizio a fine processione del parroco totalmente fuori luogo . Nella lettera scritta dalla comunita’ c’era da inserire anche altro , io mi trovavo alla fine della via Stefano Trimboli presso parenti , prima del rientro in chiesa del Santo , ed il parroco non era nella processione . Una mancanza di rispetto a mio avviso anche per i residenti di quella parte di San Giovanni . Saro’ il primo ad attivarmi in tutte le sedi opportune qualora a qualcuno venisse in mente di mettere il bastone tra le ruote a questa festa .Noi siamo e restiamo sempre sangiovannoti e devoti gli altri sono di passaggio .W San Giovanni

  4. Ho letto con rammarico tutte queste lamentele, tanti di voi che siete devoti di S. Giovanni vi dovreste ricordare di essere devoti tutto l’anno partecipando alle funzioni liturgiche, ringrazio di cuore tutti coloro che hanno fatto dei lavori in chiesa ma mi sento di dire con sincerità che se non ci fosse l’interessamento costante di Santino Orefici ora questa chiesetta, che mi sta tanto a cuore, sarebbe chiusa. Come dite voi che i parroci vanno e vengono noi che siamo nella zona dovremmo essere più attivi facendo in modo che la chiesetta di S Giovanni sia di riferimento a tanti fedeli dando soprattutto noi l’esempio con il nostro comportamento ed evitando le critiche che non portano mai a nulla . Vi abbraccio unitamente al nostro parroco che nonostante gli errori che può commettere, perché una persona umana, dobbiamo sempre da bravi cristiani aiutarlo e sostenerlo affinché ci possa guidare santamente

  5. Desidero esprimere il mio pensiero ed in particolare rispondere alla Sig.ra Bisognoso che conosco personalmente. Premetto che mi fa molto piacere poter appurare oggi che la stessa è molto social ed avrò modo di complimentarmi con lei di persona, spero non cada dalle nuvole, ma penso che qualcuno quantomeno l’abbia informata. Ad ogni modo, cara Sig.ra Nuccia le polemiche le accuse, sono quelle che il nostro parroco ha lanciato per primo al termine della processione e quanto hanno scritto alcuni fedeli nel comunicato è solo una garbata ed educata risposta. Io avrei aggiunto molto altro ma loro non sanno. Io come tanti altri sono devoto a San Giovanni ed a Dio tutto l’anno e non è l’assenza dalle funzioni liturgiche della nostra chiesetta o da qielle della parrocchia che possono dare a lei o al Parroco titoli per fare certe affermazioni. Io vado a messa dove voglio e negli orari a me più consoni. Da Sangiovannoto do’ merito a tutti coloro che hanno fatto, fanno e faranno qualcosa per la comunità, ma padre Dario con quel discorso finale l’ha toppata alla grande. Non è un abito talare che gli da diritto a fare comizi in piazza, impari lui per primo a comportarsi. PS. Informala la signora, almeno sa cosa rispondere.

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