STAI LEGGENDO MILAZZO 24. Compie oggi, venerdì 19 aprile, il secolo di vita Maria Guglielmina Rizzo, figlia dell’Eroe milazzese tanto celebrato come il vero “nume” della Marina militare italiana, al punto che la festa nazionale della Marina del 10 giugno, avviene nel ricordo dell’affondamento della S. Stefano, imponente corazzata austroungarica colpita dalla motosilurante audacemente guidata da Luigi Rizzo nel 1918. Una impresa ricordata ancora oggi.
Maria Mina Rizzo è stata la terzogenita di Luigi, dopo Giacomo e Giorgio (anche lui connesso tragicamente ai Mas resi famosi dal padre, visto che, giovanissimo comandante di uno di essi nel secondo conflitto mondiale, vi trovò la morte sotto un bombardamento alleato nel settembre del ’43). E dal padre, a cui era legatissima, ha ereditato, oltre al titolo nobiliare conferito dopo le imprese belliche al casato Rizzo (quello di conti di Grado e Premuda), soprattutto il carattere aperto, cordiale e positivo. Fino a pochi anni fa era possibile vederla in occasioni pubbliche, sempre lucidissima e disponibile a rievocare i suoi incontri diretti, da bambina a fianco del padre, con Gabriele D’Annunzio o con Mussolini, o la deportazione insieme a lui in una sorta di “soggiorno obbligato” temporaneo in Austria, durante la seconda guerra mondiale.
Determinante fu poi la volontà della contessa Rizzo nel 2018, quando, da madrina designata della cerimonia di consegna della bandiera di combattimento alla fregata intitolata al padre, insistette, malgrado altri porti italiani si fossero candidati per ospitare la cerimonia, perché l’evento si tenesse a Milazzo.
Sposatasi con Maurizio Bonaccorsi, la contessa Maria Mina ha avuto quattro figli e svariati nipoti e pronipoti, ed ha sempre mantenuto saldo il rapporto con Milazzo, pur essendo vissuta a lungo tra Genova e il Friuli-Venezia Giulia, per motivi legati all’attività del padre e ai suoi stessi legami familiari da parte materna (la madre, Giuseppina Marinaz, era di Grado).
La sua testimonianza, che non ha mai mancato di offrire alla comunità milazzese e soprattutto ai giovani, ci parla in modo particolarmente prezioso di quello che è stato definito “il secolo breve” e che, tra le pieghe della vita familiare, ha visto passare davanti a questa milazzese straordinaria alcuni dei momenti e dei protagonisti più importanti per la Storia con la S maiuscola.
Alla contessa Rizzo gli auguri della redazione di Milazzo 24.
Fabrizio Scibilia