Gli si contestava di non avere avviato i lavori di riqualificazione dell’ex discoteca Le Cupole, sottolineando lo stato di abbandono, ma l’assegnazione definitiva dell’area con relativa approvazione del progetto esecutivo non era mai stata esitata.
Il provvedimento regionale con cui si sospendeva in autotutela alla società Degus di Milazzo l’aggiudicazione dell’area demaniale delle ex Cupole è stato annullato in autotutela dall’Assessorato del Territorio – dipartimento Ambiente per evitare “l’instaurarsi di possibili contenziosi”. Nei prossimi giorni, infatti, sarà fissato un incontro congiunto tra tutti i soggetti interessati “per la verifica dell’efficacia dell’intervento di risanamento proposto dalla società Degus, finalizzato al proseguo dell’iter istruttorio volto al rilascio della concessione”.
Le Cupole erano un simbolo della movida degli anni ‘80. Il progetto della Degus prevede la realizzazione di uno stabilimento balneare con esercizio di ristorazione ed un’area per eventi ed attività ricreative. Ma tra il fermo legato al Covid e le pastoie burocratiche l’iter è stato rallentato.
A sollevare la questione che ha portato a questo baillame burocratico è stata una nota del comune di Milazzo che dopo avere lamentato di avere bonificato l’area antistante alla struttura di via del Marinaio, evidenziava all’Ufficio del demanio regionale di Messina che non erano stati effettuati interventi all’interno delle ex Cupole che si trovava «in stato di abbandono e degrado».
Eppure lo stesso comune aveva già partecipato alla conferenza dei servizi in cui si doveva esitare il progetto definitivo, ha chiesto di inserire delle prescrizioni come il rilascio della Valutazione di impatto ambientale (Via) ed è in attesa della convocazione della “conferenza decisoria” con la quale si dovrà approvare il progetto esecutivo di riqualificazione.