Lunedì 18 marzo, alle 16, nella sala giunta si terrà la seduta di insediamento della “Consulta delle donne“. Ne fanno parte 25 persone. Oltre alle otto consigliere comunali hanno aderito: Annarita Leto, Grazia De Gaetano, erika Ristuccia, Maria Sottile, Carmela Picciolo, Francesca Russo, Giada Magliarditi, Lucia Ruvolo, Alessia Recupero, Carmela Crisafulli, Laura Anania, Carmela Manna, Monica Cicirello, Luana Stagno, Grazia Samparisi, Letizia Andaloro, e Erika Mainano.
La “Consulta delle donne” si unisce a quelle già esistenti come quella giovanile, dello sport o del Terzo Settore. Istituzioni previste nel regolamento comunale che però, fino ad oggi, non sembra abbiamo inciso più di tanto.
Si sa poco del lavoro svolta dalla consulta sul Terzo settore. Il presidente è Emanuele La Via è subentrato dopo le dimissioni della presidente Felicetta Manicastri che è rimasta componente della consulta. Le consulte non solo non hanno un budget ma fino ad oggi l’amministrazione non le avrebbe tenute nella debita considerazione rendendo vano il principio di democrazia partecipata che ne era ispiratore. Le proposte quasi sempre non verrebbero prese in considerazione. Ad avere perso entusiasmo anche quella che era, inizialmente, la più vivace: la consulta giovanile guidata da Gabriele Saya.
«Se non hai gli strumenti per portare avanti delle idee e delle iniziative serve a poco una consulta – ammette Saija – In passato abbiamo fatto proposte ma c’è ancora margine affinché vengano accolte e messe in pratica».
Un po’ più positivo Antonio Napoli. «La consulta dello Sport ha contribuito nella redazione dei nuovo regolamento sull’utilizzo degli impianti sportivi – spiega il presidente uscente Antonio Napoli, oggi Garante comunale per i diritti dei minori – in questi anni abbiamo organizzato anche convegni sulla riforma dello sport. E’ logico che tutto dipende dall’impegno che mettono i singoli componenti e dalla consapevolezza del ruolo che sono stati chiamati a ricoprire».
Consulta dello sport