Ultimo aggiornamento
domenica, 8 Settembre 2024

Fondato da Gianfranco Cusumano

Milazzo, un centro di accoglienza per indigenti all’ex convento dei Cappuccini

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Un centro di accoglienza per soggetti in difficoltà nei locali dell’ex convento dei Cappuccini. Sarà realizzato dal Distretto socio-sanitario con i fondi messi a di-sposizione dal Pnrr (misura 5) per l’importo di circa un milione e 100 mila euro.
Quella che, tecnicamente viene definita “stazione di posta” è un investimento che gli enti locali portano avanti con lo scopo di aiutare le persone senza dimora ad accedere facilmente all’alloggio temporaneo, in proprie strutture e offrire loro servizi completi sia con il fine di promuoverne l’autonomia che per favorire una piena integrazione sociale.
Nel caso del Distretto di Milazzo che comprende 13 Comuni l’immobile indivi-duato è quello che ha ospitato sino ad alcuni anni addietro gli uffici Lavori Pub-blici e che necessitano di una ristrutturazione. L’iter burocratico è stato avviato con l’incarico ad un professionista di redigere il piano di interventi da portare a compimento per rendere la struttura idonea. Secondo gli intenti del Distretto, nel primo triennio si prevede che all’interno degli ex Cappuccini, si possano ospita-re, ovviamente a rotazione, una ottantina di beneficiari offrendo loro accoglienza e soddisfacimento dei bisogni primari h24; ricettività diurna e notturna, distribu-zione di kit igienici, servizio docce, cena e colazione per gli ospiti notturni e be-vande e alimenti per il ristoro per gli ospiti diurni; gestioni di situazioni emergen-ziali; colloqui psicosociali con rilevazione dei bisogni prioritari; percorsi di ac-compagnamento all’autonomia.
«Un progetto – spiega l’assessore ai servizi sociali Pasquale Impellizzeri – che si inserisce all’interno dei processi di inclusione sociale del territorio. Il distretto di Milazzo ha avviato percorsi per determinare la costituzione di una comunità in-clusiva ed educante. Ruolo fondante di tale azione sarà quello assolto dal coin-volgimento delle associazioni per il contrasto alla povertà, quali: Croce Rossa, Caritas e altre associazioni di volontariato. Ai fini della pratica realizzazione del progetto si farà riferimento ad enti del terzo settore della rete della Governance Territoriale e infatti sia per la ristrutturazione dell’immobile individuato che per la gestione dei servizi erogati e del personale si procederà con procedura di appal-to ad evidenza pubblica».

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