L’Anapi Pesca Sicilia esprime ferma e severa condanna per il grave atto intimidatorio compiuto nella notte del 23 febbraio a Rinella (Salina) nei confronti dell’Impresa di Pesca individuale Marsile Giancarlo, distruggendo quasi del tutto le “reti da pesca” detenute dallo stesso, vicino alla sua Imbarcazione. «Un’azione aggressiva, vile e dannosa ad opera di soggetti codardi che calpestano e mortificano il lavoro onesto di un giovane pescatore che esercita la professione in regola in ogni aspetto – si legge in una nota a firma del presidente regionale Pietro Forte – Un lavoratore che ha sempre svolto il suo lavoro con immensa passione in perfetta armonia con l’ambiente sociale, sempre rispettoso dell’ecosistema marino».
Le attrezzature e la barca sono elementi primari fondamentali per svolgere il lavoro del “Pescatore professionale”. «Tale azione – prosegue Forte – ha distrutto il lavoro e l’economia di chi lavora in regola non consentendogli nell’immediato di proseguire la sua attività professionale. Questi soggetti vanno isolati e additati dalla Società civile come i peggiori individui. Le intimidazioni non si possono accettare e tollerare e che il fatto sia accaduto in una piccola Comunità di un Isola delle Eolie risulta ancora più grave e inaccettabile».
L’Anapi Pesca confida in interventi «decisi e risolutori delle Autorità competenti auspicando di scoprire i responsabili del gesto intimidatorio e assicurarli alla giustizia».