Un attrezzo da pesca illegalmente calatp nei fondali ha distrutto una preziosa anfora romana. La scoperta è avvenuta sabato scorso quando Alberto Santoro e Carlo Amalfa, sub del gruppo Nemo’s Divers, in collaborazione con La Gorgonia Diving di Lipari, hanno effettuato un’immersione tecnica sul sito archeologico subacqueo di Capistello di Lipari .
Tra i numerosissimi reperti hanno però avuto la spiacevole sorpresa di constatare e documentare che un attrezzo da pesca, illecitamente calato e abbandonato in zona vietata a circa 75 metri di profondità , aveva distrutto un’anfora romana di grandi dimensioni e pregevole fattura con inestimabile danno al patrimonio archeologico Eoliano.
L’episodio è stato subito segnalato alla Soprintendenza del mare per il tramite dell’ispettore Salvino Antioco ed alla Capitaneria .
I sub e i Diving si rivolgono a tutti i cittadini affinché segnalino qualora vedessero pescatori in zone vietate alla pesca al fine di non far ripetere quanto purtroppo già accaduto.
I diving Capitano Nemo Diving, La Gorgonia ed Ecosfera si sono già dichiarati disponibili a supportare l’eventuale operazione di recupero che le Autorità volessero autorizzare.