La chiamano influenza ma sarebbe covid. I dati ufficiali non lo registrano ma a Milazzo si starebbe registrando una forte ondata di contagi del virus. A confermarlo a Milazzo 24 medici di famiglia, farmacisti, laboratori analisi. Non solo si è registrato un aumento di vendite di tamponi “fai da te” ma circa il 60/70% dei tamponi processati nei laboratori analisi cittadini sarebbero tutti positivi.
Le statistiche, in realtà, non sono preoccupanti perchè molti curano il corona virus come una normale influenza (la Sicilia ufficialmente è la regione con l’incidenza più bassa d’Italia), un dato certo, però, è che uffici pubblici, negozi, scuole cittadine stanno registrando un innalzamento delle assenze per malattia.
Fortunatamente non si registrano casi gravi, solo una influenza con febbre alta che dura tre, quattro giorni. Il contagio, però, rimane un problema. «Prima della febbre – spiega un medico di famiglia – il virus è già presente. Proprio in quel momento, prolifera il contagio».
I DATI. Nella settimana che va dal 14 al 20 dicembre, in Italia, ci sono stati 60.440 casi, +7,2% rispetto alla settimana precedente (7-13 dicembre). Sono 9.096 i test positivi al coronavirus registrati in Italia mercoledì 20 dicembre, ultimo dato giornaliero disponibile. Lo stesso giorno della settimana precedente erano stati 11.477 (-20,7%). Si mantiene sotto la soglia epidemica l’indice di trasmissibilità e, soprattutto, contenuto il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva ed in area medica.
L’APPELLO DI SCHIFANI. Nei giorni scorsi a fare un appello è stato il governatore Renato Schifani «Vaccinarsi per prevenire complicazioni e mantenere nel tempo un adeguato livello di risposta immunitaria», ha detto al Policlinico di Palermo dove ha ricevuto la dose di richiamo contro il Covid.
«La Regione Siciliana – evidenzia il presidente, che anche in passato ha ribadito l’importanza della campagna vaccinale – ha messo a disposizione già da tempo i vaccini per combattere le nuove varianti del Covid. Raccomando in particolare agli anziani, alle persone fragili e a chi è affetto da altre patologie di tornare a vaccinarsi per tutelare se stessi e gli altri».