Ottocentomila euro per evitare il trasferimento del Pronto Soccorso del Fogliani a Barcellona. E’ questa la somma che serve sia nell’ipotesi di trasferire il reparto in una tensostruttura da montare fuori dal nosocomio, sia per ristrutturare i locali che ospitavano l’ex psichiatria. In entrambi i casi servirà un finanziamento ad hoc della Regione. E’ logico che la seconda ipotesi consentirebbe al Fogliani di dotarsi di un reparto nuovo da potere utilizzare anche successivamente.
Si è svolto questa mattina all’ospedale di Milazzo l’annunciato sopralluogo per valutare la possibilità di installare una tensostruttura all’interno dell’area al fine di consentire il mantenimento del pronto soccorso anche durante i lavori di ristrutturazione del reparto grazie ad un finanziamento di oltre 2 milioni di euro.
All’incontro hanno partecipato il direttore generale dell’Asp, Domenico Sindoni, il direttore sanitario del “Fogliani”, Paolo Cardia, il rappresentante della Protezione Civile, Bruno Manfrè, il sindaco Pippo Midili. Della deputazione regionale che era stata invitata a partecipare, era presente solo il parlamentare di Fratelli d’Italia, Pino Galluzzo. Dopo un confronto, si è passati a verificare l’area che dovrebbe accogliere tale struttura che verrebbe realizzata dalla Protezione Civile e che si trova nei pressi del varco d’ingresso ed è attualmente adibita a parcheggio per le autovetture.
I rappresentanti della Protezione Civile hanno condiviso sulla possibilità dell’installazione in quel punto di tale struttura temporanea, dicendosi disponibili ad acquistarla. Ma sulla tempistica nessuno si è sbilanciato, anche se tra procedure d’acquisto e collocazione sarebbero necessari, ad essere ottimisti, oltre due mesi. Nel corso della riunione è però venuta fuori un’altra ipotesi, che era emersa lo scorso anno per poi finire in soffitta. Si tratta dell’adeguamento dell’area dell’ex Psichiatria. Soluzione che era stata sollevata in Commissione Salute dall’on. Galluzzo e che è stata ripresa dal sindaco Pippo Midili il quale ha sottolineato che esiste al riguardo un progetto definitivo ma anche quanto necessita dal punto di vista economico per realizzarla visto che per l’ospedale di Milazzo il precedente governo regionale aveva messo a disposizione risorse per oltre 2 milioni e 300 mila euro.
«Che fine hanno fatto questi soldi – ha detto Midili – visto che sino ad ora di questa tranche non è stato speso nulla per il “Fogliani”? Tra l’altro le somme erano proprio destinate al pronto soccorso. Quindi si riprenda questo progetto e si dia attuazione, considerata la sua fattibilità anche in tempi brevi. In tutti i casi nessun cantiere dovrà essere aperto prima di avere una certezza sullo spostamento del pronto soccorso che deve rimanere a Milazzo”.Un concetto ribadito anche da Galluzzo, il quale ha anche evidenziato che il paventato spostamento del reparto a Barcellona creerebbe problemi non solo all’utenza del comprensorio per tutta una serie di penalizzazioni (compreso quello della viabilità), ma anche allo stesso “Cutroni Zodda” che è impegnato ad avere un proprio pronto soccorso, tant’è che è stato pubblicato dalla Regione il bando per reclutare dei medici. “Trasferendo anche provvisoriamente Milazzo a Barcellona, questa procedura si bloccherebbe” – ha concluso il deputato di Fratelli d’Italia.A questo punto occorre tirare le somme per la decisione finale. Nel frattempo l’unica certezza è che, nonostante la questione appalto sia stata definitiva dai giudici amministrativi, nessuna ditta inizierà i lavori se non prima si sarà sistemato il pronto soccorso.
CONSIGLIO COMUNALE APERTO. Intanto venerdì 1 dicembre il presidente del consiglio Alessandro Oliva ha convocato un consiglio comunale straordinario aperto alla deputazione regionale e nazionale e a sindaci e amministratori del comprensorio per discutere delle problematiche dell’ospedale Fogliani.
Dieci giorni fa il Coordinamento cittadino del Centrosinistra, insieme ad alcuni esponenti di centrodestra, aveva manifestato di fronte ai cancelli della struttura di contrada Grazia a difesa dell’ospedale.