A chi importa se l’ospedale Fogliani viene smantellato e per avere anche le cure basilari bisogna “espatriare” – se va bene – a Messina o Barcellona? Di certo non ai milazzesi. Lo si è visto ieri mattina alla manifestazione organizzata dal Coordinamento cittadini del centrosinistra con una sparuta partecipazione di cittadini. D’accordo, si trattava di una iniziativa con uno sfondo politico, ma davanti al rischio della chiusura del Punto nascita, al trasferimento del Pronto Soccorso a Barcellona, senza considerare la crisi di personale che si registra in quasi tutti i reparti, una testimonianza andava fatta.
Il problema è che i temi della sanità diventano importanti quando riguarda noi o un nostro caro. Fino a quando il problema riguarda “gli altri”, al massimo va bene un like o uno sprezzante commento sui social. E come scrive oggi Giovanni Petrungaro sulla Gazzetta del Sud: «Un territorio “silenzioso” facilita ancora di più qualsiasi tipo di scelta».
Solo quando nostro figlio, nostra mamma, o noi stessi ci ritroviamo a contatto con “la malattia” e tocchiamo con mano il disastro compiuto dai nostri politici, ci accorgiamo del baratro in cui siamo caduti. Ma ormai è troppo tardi.
«Un territorio “silenzioso” facilita ancora di più qualsiasi tipo di scelta»