L’annuncio dal mese scorso è pubblicato su sito di un’agenzia immobiliare: «Palazzo nobiliare in vendita in via Impallomeni», si legge genericamente. Un annuncio che ha fatto sobbalzare il centrosinistra di Milazzo appena ha scoperto che l’immobile in questione non è altro che il Palazzo dei Vicerè (o del Governatore), di fronte alla Badia che ospitava le suore al Borgo Antico. Il bene era uno dei pezzi pregiati dell’Ipab Istituto Regina Margherita che dal 2022 è stata incorporata dall’Istituto Collereale di Messina. Ed ecco la vendita dell’immobile, edidentemente per fare cassa: 500 mila euro.
Ad apprendere «con profondo stupore e indignazione» la notizia che il Palazzo del Governatore – erroneamente noto come Palazzo del Viceré – situato tra le vie Impallomeni e Riccardo Rodriguez, «sia stato messo in vendita attraverso un annuncio di un’agenzia immobiliare, trattato come fosse un comune immobile residenziale» è il Coordinamento del Centrosinistra.
«Questo edificio, realizzato nel 1568 dal Barone Vincenzo Baele, custodisce quasi tre secoli di storia che testimoniano l’importanza e il prestigio di Milazzo nel panorama storico regionale e nazionale», si legge in un comunicato stampa.
«Ancora una volta assistiamo, con amarezza, all’inerzia dell’amministrazione comunale – scrivono – che si è già distinta per il disinteresse mostrato in passato nei confronti di un’altra istituzione di grande valore, l’Istituto Regina Margherita, fondato nel 1922 per volontà pubblica e benefica, e che per decenni ha offerto assistenza a bambini in difficoltà. La sua chiusura, avvenuta nel silenzio e nella totale mancanza di una strategia da parte del Municipio, rappresentò un grave colpo al tessuto sociale della nostra comunità».
«Oggi siamo di fronte a una nuova minaccia: la vendita di un edificio simbolo, che rappresenta un pezzo della nostra memoria collettiva – sottolineano – La scelta di “svendere la Storia” non può essere accettata. Rivolgiamo un appello alla cittadinanza e chiediamo con fermezza che il Palazzo del Governatore venga acquisito al patrimonio pubblico, affinché possa diventare un centro di cultura e di memoria, aperto a tutti».
Nel frattempo il coordinamento chiede «che l’amministrazione comunale interrompa lo sperpero di risorse pubbliche in operazioni inutili o dannose – come l’acquisizione dello scalo ferroviario e i lavori mal concepiti su Piazza Marconi e Piazza Nastasi – e investa invece in ciò che è realmente necessario: la tutela e la valorizzazione del nostro patrimonio storico».
Secondo il Centrosinistra «difendere il Palazzo del Governatore significa difendere la nostra identità, la nostra storia e il nostro futuro».
Certo che a sinistra sono tutti bravi a dare consigli. Ma perché quello che vogliono che facciano gli altri non l’hanno fatto loro quando hanno governato.
Perché non era in vendita e quand’anche perché non ci sarebbero stati i soldi, a differenza di adesso dove i milioni di € del PNRR si stanno sprecando
…..fino a ora che è sempre stato un mundizzaru pericoloso anche per l’icolumità pubblica non sindi accuggiu nuddu degli eredi della sinistra special modo i radical schick per intenderci i sinistroidi con rolex e ora di bonu e bonu a cuppa è du municipiu , siete ridicoli per non dire altro ……..