Approda in procura la vicenda del villino Buccafusca di via Cumbo Borgia. Una degli eredi Buccafusca ha chiesto l’intervento della magistratura del Longano per chiarire le eventuali responsabilità in merito alla distruzione dell’immobile risalente ai primi del 900, di fronte al teatro Triflietti, che si contraddistingueva per i caratteri tipicamente liberty tra i quali i decori in legno della facciata.
La vicenda ha scosso l’opinione pubblica che sui social ha sollevato la questione e portato il comune di Milazzo a interrompere i lavori che, ufficialmente, dovevano essere esclusivamente di «manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo».
L’ex villino Buccafusca ricade sotto il profilo urbanistico in Zona A (centro storico) nonchè nell’ambito del Piano Particolareggiato del Centro storico che prevede il “mantenimento stato di fatto esistente” degli edifici.
La vicenda ha avuto anche risvolti politici. Il consigliere comunale Damiano Maisano, esponente convinto dell’opposizione, ha presentato una richiesta d accesso agli atti per verificare l’iter comunale, visto che in un primo momento ha fatto diniego della richiesta di “demolizione e fedele ricostruzione”. In una lunga interrogazione chiede – tra l’altro – «per quali motivi il Comune, nonostante la Scia riportata nella cartellonistica affissa all’esterno dell’area interessata dai lavori di cui in oggetto, riporti la data del 06/10/2023, ovvero oltre un anno fa, abbia riscontrato la difformità dell’intervento rispetto al piano particolareggiato del centro storico e sia conseguenzialmente intervenuto per la sospensione dei lavori solo in data 15 novembre 2024, quando già si era, peraltro, proceduto alla parziale demolizione dello storico immobile».