Nuovo grido d’ allarme dei tecnici eoliani guidati da Gaetano Barca. Il professionista, che più volte assieme all’ Associazione che presiede ha posto l’accento sulle difficoltà gestionali del territorio, ha inviato una lettera aperta al presidente della Regione Renato Schifani e all’ Assessora regionale al Territorio e all’Ambiente Giuseppa Savarino. L’ Associazione Tecnici Eoliani, che già alcuni mesi fa aveva chiesto invano l’apertura di un tavolo permanente sui problemi delle Eolie, invita la Regione a “rivedere le attuali modalità di gestione del territorio, per garantire una tutela reale e la valorizzazione delle bellezze delle isole Eolie ma soprattutto la tutela dell’essere umano oggi relegato in fondo alla scala delle priorità”.
“Negli ultimi anni- si legge nella lettera- abbiamo assistito ai risultati di questa gestione vincolistica: l’incapacità degli enti di gestire il territorio che ha portato a conseguenze devastanti”. Barca poi spiega: “Come noi tecnici professionisti ci preoccupiamo della tutela della natura ma rifiutiamo un tipo di protezione che nasconda pratiche speculative e che minacci la vita e la dignità di chi abita questi luoghi”.
Quindi un accenno al paradosso Stromboli dove i vincoli non hanno salvato l’isola dai disastri: “Il 6 novembre del 2024 l’isola di Stromboli- scrive Barca- insieme alla frazione di Ginostra ha subìto l’ennesimo disastro. Da due anni è in ginocchio mentre attendiamo invano che vengano attuate procedure da parte di chi dovrebbe prendersi cura sia della natura che della comunità. I tempi sembrano influenzati da speculazioni economiche piuttosto che dalla necessità di effettuare interventi tempestivi e utili”.