Un’altra testimonianza degli albori del Novecento scompare. Stamattina sono cominciati i lavori di demolizione del villino liberty in legno di via Cumbo Borgia, di fronte al teatro Trifiletti. In base al cartello dei lavori affisso nell’area di cantiere, ufficialmente si tratta di un intervento di “manutenzione straordinaria restauro e risanamento conservativo”.
«Sessant’anni fa toccò al villino attiguo e gemello, ad angolo tra le vie Cristoforo Colombo ed Antonino Cumbo Borgia, sacrificato per far posto ad un condominio», ricorda lo storico Massimo Tricamo (SECONDA FOTO IN BASSO).
Ma se era un reperto storico perché non veniva preso da qualche ente pubblico o privato e magari adattarlo a qualche opera interna di interesse generale invece di abbatterlo si perde così un pezzo di storia a discapito di chi? che cosa devono realizzare di così importante da demolire questa struttura.
Milazzo non ha ormai nessuna identità. Quelli che dovevano essere un esempio di architettura tipica della città, da preservare, custodire, magari trasformare in musei o altro, vengono cancellati per dare posto a palazzoni moderni di dubbio gusto. Che dire…scempio. Magari un piano regolatore non sarebbe guastato.
A poco a poco si sta cancellando la memoria storica di Milazzo, nessun rispetto per il passato, palazzoni al posto di ville e piazze su piazze come se non ci fosse più terreno per farli altrove
Chi da questi permessi dovrebbe vergognarsi ed avere sulla coscienza la distruzione di un paese come Milazzo che fino ad una decina di anni fa era una bomboniera. Ogni cosa del passato piuttosto che custdirla facendo manutenzione si è deciso di cancellarla……non ho parole
Un dolore struggente per
questo ennesimo sacrilegio alla identità non solo di Milazzo, ma della stessa architettura che perde la testimonianza fattuale di un certo periodo storico della vita cittadina.
Ci saremmo anche stancati di questi palazzinari che stanno stravolgendo Milazzo con edifici di scarsa qualita’ e disegno fotocopia venduti a cifre astronomiche quando valgono meno della meta’. Costruttori che non capiscono quasi nulla di edilizia e che hanno solo la.disponibilita economica e poi si rivelano dei pizzarella dell’edilizia.