Il comune affida la gestione degli spettacoli estivi più gettonati ad una società di Catania contribuendo a pagare buona parte delle spese ma degli incassi cala il silenzio. Gli uffici di palazzo dell’Aquila hanno impegnato quasi 110 mila euro (compresa iva) per gli eventi organizzati dall’Associazione Culturale “Circolo degli Artisti” di Mascali che hanno avuto protagonisti alcuni degli artisti più apprezzati del cartellone estivo ospitato all’interno della cittadella Fortificata. Si tratta di Marco Masini con Giorgio Panariello, Carmen Consoli, Umberto Tozzi e Francesco Gabbani. Spettacoli, dunque, in buona parte pagati dal comune grazie ad un contributo regionale di 166 mila euro “per la realizzazione di eventi e manifestazioni perla promozione turistica del territorio al fine di favorire l’incremento del movimento turistico territoriale e regionale nell’anno 2024” ma i cui incassi (quasi tutti sold out) sarebbe andati, a quanto pare, all’associazione catanese. Una questione che ricalcherebbe quello che è avvenuto anche nell’estate 2023 con la stessa associazione che ha promosso vari spettacoli tra cui quello che ha registrato il tutto esaurito di Enrico Brignano e per il cartellone invernale del Trifiletti.
L’Associazione Culturale “Circolo degli Artisti” – tra l’altro – si è dichiarata disponibile ad eseguire il servizio avviando solo il 23 agosto sulla piattaforma di approvvigionamento certificata “Appalti & Contratti e-procurement procedura per l’affidamento dei servizi.
A cercare chiarezza per confermare o meno la questione è stato il consigliere comunale Damiano Maisano il quale attende ancora risposta all’interrogazione con cui chiede di conoscere nel dettaglio i costi e i dettagli degli eventi estivi. «Non ho mai ricevuto risposta, ma questo non mi sorprende perchè quasi tutte le mie interrogazioni a cui chiedo risposta scritta cadono nel dimenticatoio ma se le cose stanno in questi termini il comune – in sostanza – si è accollato il rischio di impresa e chi ha organizzato ha avuto solo benefici. Naturalmente non è una polemica nei confronti dell’associazione che ha svolto appieno il suo mandato ma credo che se il comune investe in maniera così massiccia su degli spettacoli debba rivedere meglio gli accordi». Maisano ne fa anche una questione di parità. «Ci sono tanti altri impresari che hanno organizzato spettacoli forse più rischiosi ma fino ad ora non hanno ottenuto nessun aiuto e se lo percepiranno si tratterà solo di spiccioli», conclude Maisano.
Il comune ha pagato un sostanzioso contributo di 80 mila euro oltre iva oltre a 15 mila euro oltre iva relativi a servizi di allestimento connessi all’esecuzione degli spettacoli. Complessivamente tutte le manifestazioni estive sarebbero costate oltre 300 mila euro. La parcellizzazione dei pagamenti impedisce un calcolo esatto.
Perche’ interrogare quando c’e’ Pippo che tutela Milazzo e noi milazzesi?