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domenica, 24 Novembre 2024

Fondato da Gianfranco Cusumano

Fondazione Lucifero, il palazzo in Marina Garibaldi potrebbe diventare un B&B. Salvatore Gitto in pole per il cda

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L’arrivo del commissario straordinario Francesco Mangano ha dato una sferzata all’attività della Fondazione Lucifero di Capo Milazzo. Dopo avere messo in chiaro i “ruoli”, non solo sono stati approvati ben quattro bilanci che rimanevano nel limbo da tempo (dal consuntivo 2022 al previsionale 2024, ha recuperato un bene che non fruttava profitti (Fondo Rotolo), sta cercando di recuperare un finanziamento revocato da 2 milioni di euro, ed ha fatto pubblicare all’albo pretorio una manifestazione d’interesse per l’affitto dell’immobile di via Marina Garibaldi (Vaccarella) tramite project financing.

L’AFFITTO DEL PALAZZO IN MARINA. Si tratta di un fabbricato risalente ai primi anni del 1900 con cinque appartamenti «in precarie condizioni strutturali, statiche e di conservazione». Nonostante questo la posizione strategica, di fronte al lungomare, lo rende un bene di pregio che potrebbe essere sfruttato anche come struttura ricettiva tipo B&B (cambiando l’attuale destinazione d’uso per fini abitativi). «Il canone di locazione dell’edificio – si legge nella manifestazione d’interesse (clicca qui) – sarà definito con specifica relazione estimativa, da sottoporre all’Utc del Comune di Milazzo o di altra autorità preposta al rilascio, e che terrà conto, tra l’altro, della consistenza dello stesso, dello stato manutentivo, della destinazione d’uso, delle caratteristiche architettoniche, storiche, artistiche ed urbanistiche del cespite e delle finalità perseguite dal terzo interessato».

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I DUE MILIONI REVOCATI. Sempre Mangano è andato a Palermo per cercare di far riassegnare il finanziamento da 2 milioni revocato. Sarebbe servito all’efficientamento energetico degli immobili di proprietà e alla realizzazione di fonti rinnovabili per l’autoconsumo su edifici pubblici.. Gli uffici dell’Ipab non hanno prodotto la documentazione necessaria nei termini richiesti e la regione lo ha revocato. «Ritengo che ci siano le condizioni per potere riavere assegnate le somme – spiega Mangano a Milazzo 24 – i termini non sono stati rispettati poichè la Fondazione ha dovuto fare ricorso prima al Tar e poi al Cga per avere assegnate le somme e sono trascorsi anni prima della decisione definitiva. A quel punto produrre la documentazione entro i termini previsti non è stato più possibile. nella stessa posizione ci sono altre Ipab messinesi e non è escluso che porteremo avanti le nostre ragioni tutti insieme».

IL NUOVO CDA. Nonostante Mangano resterà in carica fino a gennaio, la segretaria dell’ente Lucia Lombardo ha già inviato le richieste di designazione dei nuovi componenti del cda che dura in carica cinque anni ed è composto da cinque membri, designati, dall’Arcivescovo di Messina, dal Presidente della Corte di Appello di Messina, dal Provveditore agli Studi di Messina, oggi Ufficio Scolastico Provinciale di Messina, dal Comune di Milazzo e dall’Assessore Regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro. Per quanto riguarda il Comune di Milazzo sembra in pole position il florovivaista (ed ex assessore) Salvatore Gitto, già segretario del Pd. Un altro papabile è l’esperto dell’amministrazione Lucia Scolaro. Il sindaco Midili guarda con attenzione alle vicende della Fondazione e vorrebbe in rappresentanza un uomo di fiducia.

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