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domenica, 17 Novembre 2024

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Area Marina Protetta Capo Milazzo senza personale e una sede idonea. Maisano attacca l’amministrazione Midili. Ecco perchè

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E’ senza una sede idonea, il personale che per convenzione doveva essere distaccato per il funzionamento dell’ente, e in base agli pubblicati all’albo pretorio si registrano forti ritardi nei pagamenti delle quote necessarie al sostentamento. L’Area Marina protetta Capo Milazzo grazie al duro lavoro di chi vi opera, dal presidente Giovanni Mangano al direttore Giulia Visconti, passando per il braccio operativo Peppe Maimone, in poco tempo è diventata una realtà ritenuta il fiore all’occhiello del territorio, ma il comune di Milazzo non sembra essere particolarmente interessata al suo sviluppo.

A sollevare la questione è il consigliere di opposizione Damiano Maisano che ha presentato una interrogazione in cui chiede notizie sugli adempimenti che l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Pippo Midili dovrebbe svolgere e che, a quanto pare, non ha svolto fino in fondo.

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Il Consorzio di Gestione dell’Area Marina Protetta Capo Milazzo è costituito con atto notarile, approvato dal Ministero, dal Comune di Milazzo, dall’Università di Messina e dall’Associazione Marevivo. Il comune, per garantire il funzionamento degli uffici, si era impegnato a pagare la quota annua di 10 mila euro, a mettere a disposizione una sede idonea e distaccare 7 unità (l’ateneo ne avrebbe dovuto distaccare 2 e l’Associazione Ambientalista 3).

Ad oggi, su 7 unità che il comune avrebbe dovuto distaccare se ne registrano due per poche ore a settimane composte da un funzionario e da un giornalista che cura l’ufficio stampa che, tra l’altro, non sarebbe nemmeno previsto nella pianta organica.

Ad oggi, su 7 unità che il comune avrebbe dovuto distaccare se ne registrano due per poche ore a settimane composte da un funzionario e da un giornalista che cura l’ufficio stampa che, tra l’altro, non sarebbe nemmeno previsto nella pianta organica. Quest’ultimo è stato il primo ad essere nominato poco dopo l’insediamento del sindaco Midili ritenendolo, evidentemente, prioritario su tutto il resto (ed evitando eventuali altre nomine).

Eppure – come scrive Maisano – «l’articolo 8 della legge n° 179/2022 obbliga i soggetti gestori di ciascuna Area Marina Protetta ad individuare la dotazione delle risorse umane necessarie al funzionamento ordinario….quale elemento essenziale del rapporto di affidamento della gestione». Con deliberazioni di Giunta Municipale del 2020 il Comune di Milazzo aveva concesso all’Amp l’immobile Villa Vaccarino per nove anni in comodato d’uso ma con l’arrivo di Midili i programmi sono cambiati e gli uffici sono rimasti nei locali di Piazza Caio Duilio (Ex Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo) in condominio con un “pezzo“ dei Beni Culturali.  Infatti , nel maggio 2021 l’amministrazione ha revocato la concessione dell’immobile Villa Vaccarino e ha assegnato l’immobile dell’Ex Convento Cappuccini che però prossimamente dovrà ospitare un centro di accoglienza per indigenti.

Capo Milazzo (FOTO MILAZZO 24)

Maisano, dunque, interroga il sindaco (nonché Presidente dell’Assemblea dei Soci del Consorzio di Gestione per conoscere): se il Comune di Milazzo, l’Università di Messina e l’Associazione Marevivo hanno assegnato il personale come indicato nell’organigramma; le attività svolte dal personale del Comune di Milazzo assegnato al Consorzio di Gestione dell’Area Marina Protetta Capo Milazzo; se è intenzione dell’Amministrazione Comunale assegnare definitivamente l’immobile di Piazza Caio Duilio o altro immobile; se l’immobile di Piazza Caio Duilio è conforme alle disposizioni di legge per ospitare gli uffici dell’Area Marina Protetta Capo Milazzo; le attività condotte dalla Polizia locale negli anni 2022, 2023 e 2024 per la sorveglianza dell’Area Marina Protetta Capo Milazzo.

1 commento

  1. Da quello che scrive il consigliere Misano ci sono problemi e il comune di Milazzo con il suo sindaco midili non avrebbero rispettato obblighi con il ministero. Se è così è molto grave e il ministero dovrebbe chiedere subito conto e regione di questi problemi. Una cosa mezza buona c”è e quindi bisogna sfasciarla perché noi milazzesi siamo fatti così. L’ufficio è molto brutto e vecchio brutta prestazione per area marina

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