Prosegue la positiva sinergia tra Consorzio di gestione e Guardia di finanza per la tutela dell’Area marina protetta “Capo Milazzo”. La Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Milazzo, diretta dal tenente Simone Nunzio Ruggeri, nell’ambito dei controlli eseguiti negli ultimi giorni ha individuato e sanzionato diversi trasgressori come previsto dalla Legge Nazionale, soprattutto agendo sul transito non consentito in Zona A (di massima protezione) e di ancoraggio in area non consentita.
Sette i verbali elevati. “Siamo grati agli uomini della Guardia di Finanza di Milazzo per il lavoro svolto – dichiarano il Presidente dell’AMP Giovanni Mangano e il Direttore Giulia Visconti -. La nostra collaborazione con le forze dell’ordine è preziosissima per far rispettare le regole a tutela dell’ambiente marino come previsto anche dalla normativa vigente, e siamo davvero grati alla Guardia di Finanza che, nell’ambito delle sue finalità istituzionali, ha deciso di intensificare i controlli anche all’interno dell’Area Marina Protetta Capo Milazzo, a tutela dell’ecosistema marino al fine di preservare un bene della comunità”.
Durante la stagione estiva nella zona del promontorio che rientra nella perimetrazione della riserva marina si moltiplicano le attività da diporto, pesca sportiva e quelle legate principalmente ad attività ricreative. Il traffico marittimo che si crea durante questi mesi porta inevitabilmente a registrare numeri crescenti di illeciti nella navigazione. Soprattutto nelle acque dell’AMP Capo Milazzo dove spesso si è disattenti al vigente regolamento per la tutela dell’ambiente marino, che prevede tra gli altri: il divieto di transito in alcune zone vulnerabili, il divieto di ancoraggio e ormeggio al di fuori delle aree consentite e ben segnalate, divieto di pesca o raccolta di alcun organismo se non provvisti di regolare autorizzazione.
Le attività di vigilanza si protrarranno non solo fino alla fine dell’estate ma anche durante il resto dell’anno, nell’ottica di rafforzare sempre più la collaborazione e soprattutto incentivare i fruitori a rispettare il regolamento al fine di tutela dell’ecosistema marino.