STAI LEGGENDO MILAZZO 24. Sei milioni di euro per collegare il litorale di Ponente e il quartiere Vaccarella con il Castello di Milazzo. Prosegue l’iter dell’idea progettuale che il Comune di Milazzo ha ripescato dopo che l’ex amministrazione Formica l’aveva accantonato. Al di la dell’utilità, di difficile gestione appare la manutenzione visto che si tratta di opere meccaniche all’aperto che si affacciano sul mare, con importanti problemi legati alla salsedine e all’usura. Problema di non poco conto se si considera che il Comune non riesce a garantire ormai da lunghi anni il funzionamento dell’ascensore realizzato all’interno del Mastio antico del castello e il montacarichi per disabili montati all’ingresso del maniero per accedere ai bagni. Entrambe le opere sono ormai inutilizzabili.
In ogni caso si sta lavorando al progetto definitivo affidato a progettisti esterni che dovranno occuparsi dei servizi di ingegneria ed architettura. Il ministero dell’Interno l’anno scorso ha ritenuto ammissibile l’intervento relativo al collegamento pedonale meccanizzato (scale mobili) Vaccarella-Borgo tramite la salita Mezzaluna e quello tra il Borgo e il Tono, nella riviera di Ponente tramite via Porticella nei pressi del Bastione delle Isole, finanziando interamente le spese per la progettazione definitiva/esecutiva con 152 mila euro.
Un’idea progettuale che risale al 2014 (progettista l’architetto Nino Giardina, all’epoca funzionario comunale) ha ottenuto il parere favorevole della Soprintendenza di Messina. Secondo l’assessore ai Lavori Pubblici Santi Romagnolo l’opera «porterà notevoli benefici anche a quanti risiedono nei due versanti che potranno raggiungere facilmente, senza l’uso dell’auto, altri siti posti all’interno del perimetro della città alta».
A non pensarla così Italia Nostra che ha fatto accesso agli atti. «Questa tipologia di scale mobili – sostiene il presidente Guglielmo Maneri – non funzionano da nessuna parte e nel tempo finiscono per diventare veri e propri mausolei abbandonati e pieni di ruggine. E poi non condividiamo l’idea di sovrapporre queste scale mobili all’antica scalinata di Sant’elmo/Mezzaluna».
Italia Nostra Milazzo in passato ha pubblicato un libro dedicato alle scalinate di Milazzo, mappando il sistema di scale della città storica, per evidenziare «potenzialità e occasioni ancora non colte di una serie di percorsi lenti e immersi nel silenzio».
I soldi della citta’ di milazzo, vanno spese per cose utili come la rete idrica che sono un disastro. Facciamo i marciapiede e le strade,non solo nel centro ma anche nei piccoli rioni.Questa si chiama civilta’ cari politici di milazzo!
D’accordissimo con Ester ci sono però priorità che non danno lustro ma che però sono di vitale importanza .In più:sistema fognario e rete idrica .marciapiedi ed asfalto.
Sistemazione Tono e Ponente con piantumazione alberi con scarza manutenzione tipo pinete già sperimentate con siccesso togliendo inutili oleandri⁷
Mettere gli asini sara’ piu’ caratteristico e date lavoro a qualche giovane disoccupato